Ancona-Osimo

Furia teppista e insulti omofobi: nel mirino tre saloni di Ancona. Le telecamere riprendono, indagano i Carabinieri

Realizzate con un pennarello nero, la calligrafia sembra la stessa: da De Carolis scritte senza senso, da Iobbi, insulti pesanti a titolare e familiari. Imbrattata anche la vetrina degli hair stylilst Luca&Andrea: «L'autore del gesto va fermato»

Il centro di Ancona

ANCONA – Odio, insulti omofobi e scritte senza senso: nel mirino, tre parruccherie di Ancona. Sulla vicenda, indagano i Carabinieri. Il raid vandalico ai danni di tre saloni di bellezza anconetani è stato messo a segno nei giorni scorsi, con tutta probabilità nella notte di domenica 23 gennaio. L’amara scoperta l’hanno fatta i passanti e gli altri esercenti l’indomani mattina, il lunedì, giorno di chiusura per i parrucchieri.

Le vetrine bersagliate dalla furia dei vandali sono tre: quella di Morena Iobbi (in piazza del Plebiscito 65), di Luca Commone e Andrea Lops (di Luca&Andrea, in corso Amendola 15) e di Gabriele De Carolis, che ha da poco aperto il suo negozio al Viale della Vittoria 2/D.

Sulla vicenda, indagano i Carabinieri

È proprio De Carolis a raccontare che «Luca e Andrea – i colleghi di corso Amendola – mi hanno telefonato chiedendomi se avessi notato qualcosa di strano sulla vetrina del mio negozio. Ho risposto di no, perché ero fuori Ancona. Poi, mi hanno mandato le foto. Nel mio caso, oltre la vetrina era stato vandalizzato anche il muro dello stabile».

De Carolis ha ripulito tutto: «Si trattava per lo più di scritte senza senso, ma – dice – mi ha fatto uno strano effetto ritrovarmi in mezzo alla strada a pulire delle scritte sul mio negozio. Il danno è a livello di immagine». Il locale di De Carolis è aperto da ottobre, quello di Luca e Andrea, invece, da fine settembre.

Sulla loro vetrina di corso Amendola «insulti ben più pesanti, alcuni dei quali a sfondo omofobo e rivolti alle loro famiglie». Così come per Morena Iobbi, costretta a leggere cose spiacevoli pure sul conto di sua figlia. Dal negozio di piazza del Plebiscito, Iobbi sottolinea che «le parole rivolte a me scivolano addosso. Sono le scritte su mia figlia a farmi male. C’erano riferimenti precisi a una determinata situazione». E questo potrebbe far pensare che a compiere l’atto sia stato qualcuno di vicino ai tre o che, comunque, li conosce bene. Ad ogni modo, l’autore, qualora si risalisse con certezza a lui, avrebbe le ore contate.

La parrucchiera Morena Iobbi (foto Facebook)

Qualcuno che «va fermato» – evidenzia Andrea Lops, del salone Luca&Andrea. «Non è stata una cosa piacevole, è stata lesa la nostra immagine. Ieri -riflette Lops – è stato uno sfregio con un pennarello, domani chissà. Per questo, tutti abbiamo denunciato».

Ieri (martedì 25 gennaio), gli hairstylist hanno sporto denuncia ai Carabinieri della stazione di Ancona centro. Fortunatamente, in piazza del Plebiscito sono presenti le telecamere della Prefettura, che potrebbero aver ripreso tutto. Al momento, non è possibile stabilire con certezza se a compiere il raid siano state più persone, ma l’autore pare uno e sempre lo stesso, dato che «tutte le scritte sono state realizzate con un pennarello nero e la calligrafia, secondo noi, è la medesima» – confermano Iobbi e De Carolis.

Solidarietà e affetto da parte della clientela, degli altri esercenti e dei cittadini. «Chi vive di onestà e correttezza si rialza sempre – fa notare Iobbi. Cosa dico a chi ha realizzato questo gesto? Di vergognarsi profondamente».

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