Ancona-Osimo

«Teniamo aperta la finestra sul terremoto», al via la festa del Covo di Candia

Si inizia domani (18 agosto) con la tradizione contadina nata per ringraziare il Signore per la raccolta del grano. Spighe intrecciate hanno riprodotto la basilica di Norcia distrutta dal sisma

la tradizionale opera ricavata intrecciando grano e dedicata alla basilica di Norcia, quella di San Benedetto, protettore d'Europa, realizzata per la festa del Covo di Candia

ANCONA – Quando il terremoto non si può e non si deve dimenticare. Il Covo di Candia guarda al sisma, iniziato con la scossa del 24 agosto dello scorso anno, e per l’edizione 2017 farà sfilare la tradizionale opera ricavata intrecciando grano e dedicata alla basilica di Norcia, quella di San Benedetto, protettore d’Europa.

«Per la 22esima edizione del Covo – spiega Luigino Bronzini, responsabile della manifestazione – abbiamo pensato di dedicare anche una targa alla Croce Gialla di Ancona che si è spesa e prodigata con i suoi volontari nei giorni del terremoto. La targa sarà sul covo che sfilerà domenica (20 agosto, ndr) nella piazzetta della frazione anconetana alle 10,30. La basilica di Norcia non c’è più ed è stato anche difficile rispettare le dimensioni su scala».

Da destra in maglia blu, Alberto Caporalini presidente Croce Gialla Ancona e Luigino Bronzoni responsabile del Covo di Candia

Le abili mani delle donne di Candia hanno intrecciato il grano e dopo sette mesi di lavoro la cattedrale è stata riprodotto in una scala di 1 a 20. L’opera è lunga più di quattro metri ed alta quasi tre metri. Un gioiellino artigianale che vanta tradizioni contadine iniziate nel 1840. Già in quegli anni chi lavorava i campi portava un covo di grano, una sorta di fascia che metteva insieme le preziose spighe, in chiesa. Era un ringraziamento al Signore per il raccolto avuto.

«A Candia questa tradizione è stata ripresa nel 1995 – spiega Bronzini – e da 22 anni gli abitanti della frazione la portano avanti. Ci lavorano in tutto 20 persone e il risultato sarà visibile in anteprima domenica».

La targa per la Croce Gialla, che farà da cornice ai festeggiamenti, è stata voluta per ringraziare chi si è speso per il terremoto. In particolare l’associazione si è adoperata con una ambulanza veterinaria che ha soccorso i cani molecolari feriti e impegnati a scavare tra le macerie.

«L’aggregazione con il Covo – commenta Alberto Caporalini, presidente della Croce Gialla Ancona – nasce per tenere sempre aperta la finestra sul sisma vista anche la situazione ancora difficile e riscontrata ad un anno dalle scosse. I nostri volontari hanno operato nelle zone colpite, il giorno dopo erano a Pescara del Tronto, dandosi il cambio. Il nostro è stato un lavoro logistico più che di assistenza sanitaria. Ci siamo occupati dell’accoglienza al campo, della distribuzione dei pasti e della cucina».

Il programma della festa

Il covo sarà esposto, sempre domenica 20 agosto, in chiesa a Candia durante la messa officiata dal cardinale Edoardo Menichelli (alle 11). Parteciperà anche il priore di Norcia. A lui verrà consegnata una raccolta fondi che è stata effettuata lo scorso anno nell’edizione del Covo, avvenuta proprio durante il terremoto. La festa inizierà il 18 agosto e proseguirà nelle giornate del 19, 20, 24, 25, 26, 27. Previsti stand, intrattenimento per i bambini, musica e balli.

di Marina Verdenelli

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