Ancona-Osimo

Tenda di Abramo, presentato a Falconara il Bilancio Sociale del 2019

E' stato illustrato in sede il quadro dell'attività dell'ultimo anno dell'associazione, impegnata in prima linea sui temi della povertà e dell'inclusione sociale. A parlarne il presidente Francesco Luminari

Bilancio Sociale
Presentato il bilancio sociale 2019 della tenda di Abramo

FALCONARA- Prosegue l’impegno dell’associazione “La Tenda di Abramo” di Falconara da sempre in prima linea sulle tematiche di povertà e inclusione sociale. In quest’anno di grande difficoltà dovuto soprattutto al Covid, i volontari si sono resi disponibili sia nell’accoglienza di persone senza dimora e sia in iniziative di accompagnamento e solidarietà anche orientate al reinserimento lavorativo e abitativo.

Nella mattinata di oggi, sabato 19 dicembre, presso la sede dell’associazione di Via Flaminia a Falconara Marittima è stato approvato il “Bilancio Sociale 2019”, un bilancio proposto senza soluzione di continuità dal 2003. All’interno del bilancio sono stati registrati i numeri dell’accoglienza (430 le persone ospitate lo scorso anno, sempre più italiani), le risorse, le statistiche, l’attività svolta e alcune esperienze raccontate direttamente dai volontari.

Luminari intervistato dalle televisioni

Molto toccante l’introduzione che è stata letta dal presidente dell’associazione Francesco Luminari, accompagnato dal vice Stefano Brilli e dal consigliere Stefano Ancona: «La Tenda di Abramo è un luogo dove le persone sperimentano, attraverso gesti semplici e concreti (la condivisione del pasto, l’ascolto, la fornitura di un cambio di biancheria intima nuova), come sia possibile oltrepassare il velo steso da una certa “ideologia della paura”. Si può sperimentare una realtà in cui chi accoglie e chi viene accolto si riconoscono in una reciproca umanità. Dove la parola “persona” resta l’unica “etichetta” possibile. Da anni si cerca di coniugare “l’attenzione al quotidiano”, con la ricerca di “un’azione strutturale” di cura delle persone senza dimora. Perché siamo consapevoli che assieme al decoro della casa, alla qualità del cibo, alla pulizia delle stanze siano determinanti il coinvolgimento degli enti locali, la collaborazione continua con le associazioni e realtà a noi vicine ed una costante sensibilizzazione del territorio. Per contribuire ad una cultura dell’accoglienza e ad una strategia dell’attenzione verso i cosiddetti “ultimi”. Per superare un approccio emergenziale. Nel 2019 le accoglienze sono state 430 , con una durata media di 9 giorni, mentre 105 è stato il numero delle persone seguite dal gruppo di ascolto dell’associazione. 13.720 sono invece le persone complessivamente ospitate dal 1990 . Nel corso del 2019, come previsto dalla vigente normativa per gli enti del terzo settore, l ’ assemblea ha approvato il nuovo Statuto ed è divenuta una OdV (Organizzazione di Volontariato)».

Sempre Luminari ha ribadito, inoltre: «Abbiamo chiesto un riferimento sanitario per monitorare le strutture, un riferimento per i tamponi e un luogo o più luoghi dedicati all’accoglienza delle persone senza dimora positive al Covid. Sbloccando questi aspetti riteniamo che si possa incrementare ancor di più il numero di persone accolte». Dopo gli italiani, con una percentuale del 44%, il maggior popolo accolto dalla struttura è quello nordafricano. L’età media degli ospiti è di 47 anni ma negli ultimi tempi si è registrato un forte incremento della fascia 56-65.

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