Ancona-Osimo

Il teatro delle Muse riparte con attori rinchiusi in teche trasparenti

Lo spettacolo "L'attore nella casa di cristallo" andrà in scena nel piazzale antistante il teatro, dal 15 al 28 giugno. È una produzione originale di Marche Teatro, testo e regia di Marco Baliani

Rendering di come sarà lo spettacolo "L'attore nella casa di cristallo"

ANCONA – Attori intrappolati dentro grandi teche di vetro: con questa originale installazione Marche Teatro inaugura la riapertura dei teatri. Per far fronte all’emergenza Covid, il teatro si sposta all’aperto, nella piazza antistante la monumentale facciata del Teatro delle Muse di Ancona, con lo spettacolo “L’attore nella casa di cristallo”, scritto e diretto da Marco Baliani, da un’idea di Velia Papa. Scenografia e luci di Lucio Diana, costumi di Stefania Cempini.

In scena dal 15 al 28 giugno, “L’attore nella casa di cristallo” è una drammaturgia originale, figlia del periodo che abbiamo vissuto e del conseguente lockdown. Lo spettacolo immagina un futuro distopico dove una società autoritaria ha abolito il teatro e relegato gli attori “in via di estinzione”, esposti al pubblico in teche trasparenti. La performance coglie l’attuale condizione del mondo del teatro: gli attori prigionieri ripetono in forma di loop una partitura di gesti e parole in cui si affaccia prepotente la dimensione dell’assenza (di baci, abbracci, respiri, contatti). Gli spettatori, muniti di auricolari, circonderanno, con la giusta distanza, le due strutture di vetro allestite nella piazza e potranno decidere quale attore seguire nel suo percorso. 

Ogni sera dal 15 al 28 giugno, due attori/attrici simbolicamente rinchiusi ciascuno dentro una grande teca trasparente, offriranno la propria arte al pubblico, in una performance che rappresenta perfettamente l’attuale condizione del mondo del teatro, in cui artisti e pubblico devono rigorosamente mantenersi separati. Gli attori/prigionieri che si alterneranno nelle teche esposte al pubblico sono Eleonora Greco, Giacomo Lilliù, Michele Maccaroni, Petra Valentini.

Marco Baliani (Foto di Marco Parollo)

Lo spettacolo immagina un futuro distopico in cui il teatro è stato abolito per far spazio a più sani divertimenti “capaci di contribuire alla crescita del Prodotto Interno Lordo”. Gli attori vivono rinchiusi in case trasparenti ed esposti allo sguardo del pubblico. Agli attori, nella loro condizione di totale solitudine, non resta che ripetere ciò che ricordano del loro antico mestiere: brandelli di testo, passi di danza, brani di canzoni, per non perdere la memoria e per sperare di poter tornare presto al tempo in cui i teatri erano colmi e gli attori gratificati dagli applausi.

Lo spettacolo (due repliche a sera, alle ore 21 e alle 21.45) ha una durata di 30 minuti e si inserisce nell’ambito del progetto Marche Crea, finanziato dalla Regione Marche. L’audio dello spettacolo verrà seguito in cuffia dagli spettatori. Gli auricolari saranno forniti, opportunamente confezionati in bustine singole. Gli attori in scena saranno due per ogni serata e si alterneranno: Valentini/Maccaroni 15-17-19-21-24-26-28 giugno; Greco/Lilliù 16-18-20-23-25-27 giugno (off 22 giugno).

La capienza è limitata e la prenotazione obbligatoria. È consigliata la prevendita online sul sito www.geticket.it (da lunedì 8 giugno). Posto unico numerato 9 euro (con auricolare omaggio). Tipologia sedute: sedie, cuscini, strapuntini. Ingresso del pubblico da via della Loggia (lato portineria). Il pubblico deve presentarsi all’ingresso almeno 15 minuti prima dell’inizio di ogni spettacolo. Gli spettatori dovranno essere muniti di mascherina e a loro verrà consegnato un auricolare personale e una radio ricevente per poter ascoltare gli attori. Il desk biglietteria in via della Loggia aprirà ogni sera un’ora prima delle recite.

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