Ancona-Osimo

Tale madre, tale figlia: ubriache provocano il caos e aggrediscono il 118

L'episodio è accaduto ad Ancona. La figlia è stata denunciata per violenza, minaccia, resistenza e oltraggio a Pubblico Ufficiale, nonché per interruzione di pubblico servizio

ANCONA – Quando si dice tale madre, tale figlia. Due donne, l’una rumena di 50 anni e l’altra, la figlia di 28, entrambe completamente ubriache, hanno provocato scompiglio ieri sera (4 febbraio) in via Ascoli Piceno tanto che sono dovuti intervenire i sanitari del 118 e le volanti della polizia di Stato.

Tutto è iniziato quando la madre, fuori di sé per l’abuso etilico, si è sdraiata in mezzo alla carreggiata, rischiando così la propria incolumità e quella di chi si fosse trovato a passare in quel momento. La figlia, nelle stesse condizioni di ubriachezza, avendo seguito fedelmente l’esempio materno, osservava la madre senza muovere un dito per farla alzare. Qualcuno aveva allertato il 118 temendo che la 50enne potesse venire investita, ma all’arrivo dell’automedica, appena il medico ha tentato di soccorrerla, è stato aggredito dalla figlia che senza motivo alcuno tentava di opporre resistenza impedendo di fornire le giuste cure alla madre, oltraggiando i sanitari con vari epiteti offensivi, nonché sputando verso il medico e finendo per aggredirlo fisicamente, prendendolo a calci, sputi e insulti. A quel punto da parte dell’equipaggio sanitario è scattata la richiesta al 112.

Le volanti della polizia di Stato sono state dirottate dalla sala operativa in via Ascoli Piceno e una volta arrivate sul posto, hanno notato in effetti una ragazza che stava scagliando calci al medico presente. L’hanno bloccata, tentando di riportarla alla calma, mentre il medico si allontanava dolorante all’interno dell’automedica. La madre della ragazza era ancora accasciata a terra e mostrava chiaramente tutti i segni dell’abuso etilico: lo stato psicofisico alterato, atteggiamento ostile e non collaborativo. Così come la figlia, che con forte alito vinoso e un’accentuata loquacità, ammetteva di aver picchiato il medico, Pubblico Ufficiale nell’espletamento delle sue funzioni, parafrasando vari epiteti ingiuriosi. Pertanto, il medico a causa delle percosse subìte è stato costretto a interrompere anticipatamente il servizio di automedica per recarsi in ospedale e farsi medicare. I poliziotti, con competenza e professionalità, sono riusciti a placare le due esagitate e ad accompagnare la ragazza presso gli Uffici della Questura per sottoporla a rilievi fotodattiloscopici. La donna è stata denunciata all’autorità giudiziaria per violenza, minaccia, resistenza e oltraggio a Pubblico Ufficiale, nonché per interruzione di pubblico servizio. Inoltre, le è stato contestato il reato di ubriachezza molesta in luogo pubblico.

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