Ancona-Osimo

Sversamenti tra Ancona e Falconara, si lavora per ridurre i tempi dei divieti di balneazione

La sindaca del capoluogo dorico, Mancinelli: «La Regione ci ha segnalato in via informale, la disponibilità di due milioni di euro che dovrebbero arrivare dal Ministero dell’Ambiente»

Un cartello con il divieto di balneazione a Palombina
Un cartello con il divieto di balneazione a Palombina

ANCONA- Piove, si attivano gli scolmatori e puntualmente scattano i divieti di balneazione nelle spiagge di Falconara, Palombina, Torrette, nel tratto della piscina comunale del Passetto e sotto il Cardeto. Le conseguenze? Bagni vietati per 72 ore e danno economico per gli operatori balneari. Nell’ottobre 2017, le amministrazioni comunali di Ancona e Falconara hanno condiviso un progetto, elaborato da Multiservizi e integrato con lo studio dell’Univpm, dal costo di 36 milioni di euro. L’iter per realizzare le opere che serviranno a limitare gli sversamenti è ancora lungo, ci vorranno almeno 6-7 anni. Intanto però si lavora per cercare di ridurre i tempi del divieto di balneazione.

«Dalla scelta della strategia tecnico impiantistica si sta andando verso la progettazione e verso la ricerca dei fondi. I 36 milioni di euro necessari vanno reperiti con finanziamenti pubblici- spiega il sindaco Valeria Mancinelli rispondendo all’interrogazione del consigliere dem Simone Pelosi-. Nel bilancio di Multiservizi sono stati reperiti 500mila euro necessari per i primi interventi. Inoltre, la Regione ci ha segnalato in via informale, la disponibilità di due milioni di euro che dovrebbero arrivare dal Ministero dell’Ambiente».

C’è anche un altro filone su cui Comune di Ancona e Comune di Falconara si stanno muovendo e cioè, la riduzione dei tempi del divieto di balneazione passando dalle 72 ore previste dalla legge ad un tempo più breve. «Abbiamo avviato un percorso con Regione e Arpam. L’obiettivo è ridurre la durata del divieto da 72 a 24 o 18 ore, come avviene a Rimini- commenta il sindaco-. Intanto a fine maggio Multiservizi ha installato negli scolmatori dei misuratori di portata che permettono di conoscere l’entità dello sversamento».

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