Ancona-Osimo

Super Green pass, Mancinelli: «Intervento necessario». Giacometti: «Potrebbe avere impatto positivo, meglio usare il condizionale»

La sindaca di Ancona e il primario della Clinica di Malattie Infettive di Torrette si sono espressi sul Super Green pass al vaglio del Consiglio dei ministri

ANCONA – «Condivido, è un intervento necessario e penso che vada introdotto subito». Così la sindaca di Ancona, Valeria Mancinelli, sul Super Green pass, nella giornata in cui la misura è al vaglio del Consiglio dei ministri. L’obiettivo è quello di frenare la quarta ondata pandemica, evitando nuove chiusure delle attività.

Le restrizioni dovrebbero scattare anche in zona bianca per chi ha scelto volontariamente, e non per ragioni di salute, di non vaccinarsi. La misura vieterà ai non vaccinati di andare al cinema, bar, ristorante, palestra, teatro, stadio, discoteca e hotel, insomma verrebbero interdette tutte le attività creative e quelle legate alla socializzazione e al divertimento, mentre a queste attività potranno avere accesso solo i vaccinati e i guariti dal Covid muniti della certificazione verde.

Valeria Mancinelli

Secondo la sindaca di Ancona, da sempre paladina della vaccinazione contro il Covid, «bisogna cercare di prevenire in ogni modo il rischio di nuove chiusure che rischierebbero di provocare danni non rimediabili».

Il Green pass ottenuto con il tampone consentirà solo l’accesso ai luoghi di lavoro, ai mezzi di trasporto pubblico, agli esercizi che vendono beni di prima necessità e alle farmacie. Per quanto concerne le restrizioni legate alla zona gialla ci sarà la mascherina obbligatoria anche all’aperto, mentre la limitazione di 4 persone al tavolo di bar e ristoranti non varrà più potendo accedere solo vaccinati e guariti.

La cabina di regia, che si è tenuta nel pomeriggio, prima del Consiglio dei ministri, ha proposto l’introduzione dell’obbligo vaccinale per amministrativi del servizio sanitario nazionale, insegnanti e personale della scuola, forze di polizia e militari da metà dicembre, insieme ad una intensificazione dei controlli sul rispetto delle misure previste per limitare la circolazione del virus. Al vaglio anche la riduzione della validità del Green pass, da 12 a 9 mesi.

Il parere dell’infettivologo

Andrea Giacometti, primario Clinica Malattie Infettive Torrette

«Sono favorevole alle misure che innalzano il livello di attenzione e prudenza nella popolazione, messe in campo per il contenimento della pandemia – afferma il professor Andrea Giacometti, primario della Clinica di Malattie Infettive degli Ospedali Riuniti di Ancona -: queste dovrebbero avere un impatto positivo, ma preferisco usare il condizionale, anche alla luce di quanto sta accadendo nei paesi del Nord Europa dove, nonostante il livello di copertura vaccinale raggiunto dalla popolazione sia elevato e simile a quello italiano, la situazione non sta evolvendo in maniera positiva. Diciamo che il Super Green pass è un tentativo, ma chissà se funzionerà? Bisognerà attendere per saperlo».

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