Ancona-Osimo

Strappo sull’Area Marina Protetta. I Verdi di Ancona correranno da soli alle prossime elezioni comunali

Divergenze sulla tutela dell'Area Marina Protetta del Conero. I Verdi di Ancona fuori dalla coalizione di centrosinistra per le comunali 2023

ANCONA – Alle amministrative del 2023 i Verdi correranno da soli. Non si è trovata la sintesi programmatica nell’alveo della coalizione di centrosinistra. Il pomo della discordia: l’Area Marina Protetta. «Per il Pd è un argomento tabù» dice Gianluca Carrabs, esponente dell’esecutivo nazionale dei Verdi, che tiene a precisare: «Non siamo usciti dal centrosinistra, ma siamo stati esclusi dalla proposta programmatica di coalizione per via delle nostre posizioni sull’Area Marina Protetta». 

Lo strappo

Agli ultimi due incontri di coalizione, in preparazione del documento programmatico per le prossime amministrative, i Verdi di Ancona hanno dato forfait. «Ci sono delle incongruenze – specifica Carrabs – innanzitutto l’Area Marina Protetta faceva parte della proposta di governo dell’allora giunta Sturani, era il Pd a volerla. Poi il discorso si è arenato». Seconda distonia individuata da Carrabs: «L’Area Marina Protetta si sta istituendo nell’isola di Capri, luogo ad alta densità turistica, non vedo perché non possa essere realizzata anche sul Conero». Intanto ieri (4 luglio) la coalizione di centrosinistra ha firmato il documento programmatico che farebbe da ossatura per le forze politiche che scenderanno in campo insieme alle prossime elezioni comunali. Il progetto è stato condiviso da: Pd, Azione, Popolari, Socialisti, Italia Viva, le liste civiche in sostegno della sindaca Mancinelli e la new entry Articolo1. Dunque l’attuale maggioranza in consiglio comunale, tranne i Verdi, più il partito del Ministro Speranza. 

Lo spiraglio

«Una maggiore attenzione alle nostre istanze, da parte della coalizione di centrosinistra, potrebbe essere il preludio ad uno spiraglio per un dialogo» annuncia il segretario cittadino dei Verdi, Caterina Di Bitonto. Infatti l’ultimo appiglio per una ricomposizione sarebbe stata offerta dagli ambientalisti nell’ambito delle primarie: «avremmo potuto partecipare con un nostro candidato che avrebbe sostenuto l’Area Marina Protetta – spiega Carrabs – se avesse vinto, allora il tema sarebbe dovuto entrare di diritto nel programma. Altrimenti no. Ma non ci è stata data neanche questa chance». E allora si è consumata la rottura. Verdi attualmente fuori dalla coalizione di centrosinistra e in corsa da soli per le prossime amministrative. Ma di ritirare l’assessore Michele Polenta dall’attuale esecutivo comunale non ci pensano nemmeno. Quindi resta sullo scranno dei consiglieri di maggioranza anche Diego Urbisaglia. Ma per il prossimo giro elettorale il quadro verrà senz’altro stravolto. 

Le primarie 

Intanto le forze politiche che compongono la coalizione guardano dritto verso le primarie. Le date possibili: 6 o 13 novembre. I rumors danno tra i nomi più accreditati quello di Ida Simonella (attuale assessore al Porto, piano strategico, trasporti e relazioni internazionali) e Carlo Maria Pesaresi, già assessore provinciale alla cultura nella giunta della presidente Patrizia Casagrande. Ma non si escludono colpi di scena. Infatti, se si dovesse dare retta ai bisbigli che si rincorrono nel circuito cittadino dei progressisti, c’è chi darebbe per credibile l’ipotesi di una terza candidatura che porta il nome di Susanna Dini, attuale presidente del consiglio comunale. 

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