Ancona-Osimo

“Strana vita, la mia”, Prodi: «Il messaggio del libro? Ogni cosa viene raggiunta: con fatica e con un lavoro collettivo»

L'ex presidente del Consiglio ha presentato ad Ancona il suo libro autobiografico e, intervistato da Marco Ascione, ha parlato di politica internazionale e di riforma elettorale

Prodi alla Mole Vanvitelliana

ANCONA – «Alfiere del maggioritario? Sono l’unico rimasto, l’ultimo dei Mohicani». Scherza Romano Prodi sul palco dell’Auditorium della Mole Vanvitelliana di Ancona, dove è arrivato per presentare il suo libro Strana vita, la mia, un volume autobiografico edito da Solferino.

il libro di Romano Prodi

Tanti i temi toccati, dalla politica internazionale, con il conflitto russo, fino ai temi di ‘casa nostra’. Intervistato dal giornalista e scrittore Marco Ascione che ha collaborato alla stesura del libro, sul presidenzialismo e sul fatto che forse non è mai stata fatta una riforma elettorale vera, per timore che chi vada al potere possa decidere troppo, l’ex presidente del Consiglio ha risposto: «Sia chiaro, ho detto democrazia che decide».

«Siamo una democrazia parlamentare – ha spiegato -, non siamo presidenzialisti, abbiamo la necessità di rapporti di potere. Il problema non è un uomo solo al comando, è avere una possibilità di un partito e o di una coalizione che ha un tempo preciso di 5 anni». 

Sentito a margine sul messaggio trasmesso dal volume autobiografico ha detto: «Il messaggio fondamentale è che ogni cosa viene raggiunta, con fatica e con un lavoro collettivo». «Il libro – ha concluso – dice non esistono fenomeni, al mondo non esistono fenomeni».

La presentazione è avvenuta nella cornice del Festival della Storia (fino al 25 settembre alla Mole Vanvitelliana) il cui filo conduttore quest’anno è “Conflitti”, un tema che contraddistingue, in maniera drammatica, la quotidianità.             Tra gli ospiti, oltre a Romano Prodi, Elsa Fornero, gli storici Simona Colarizi, Fulvio Cammarano, Giovanni De Luna, Egidio Ivetic, Raoul Pupo, Germano Maifreda, l’attrice Petra Valentini, i giornalisti Paolo Brera, Carlo Muzzi, il sociologo Massimiliano Panarari, l’autore e conduttore televisivo Cristoforo Gorno, il musicologo Franco Fabbri.

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