Ancona-Osimo

Stragi sul lavoro, presidi e scioperi anche ad Ancona

Fiom, Fillea Cgil, Uilm e Feneal Uil per dire basta alle stragi sul lavoro. Due i presidi organizzati al porto di Ancona

Il presidio al porto di Ancona sulla sicurezza sul lavoro

ANCONA – Grande adesione, anche nella provincia di Ancona, allo sciopero di oggi (21 febbraio), proclamato da Fiom, Fillea Cgil, Uilm e Feneal Uil per dire basta alle stragi sul lavoro, come quella avvenuta qualche giorno fa nel cantiere di Firenze. Grande partecipazione anche ai due presidi organizzati questa mattina al porto di Ancona, davanti a Fincantieri e allo stabilimento del gruppo Ferretti. «Non è casuale la scelta di promuovere le due mobilitazioni nell’area portuale dove si concentrano tante attività di cui molte in appalto e subappalto e dove , solo pochi anni fa, al cantiere navale Palumbo, un giovane lavoratore bengalese ha perso la vita a causa del cedimento di un’impalcatura», spiegano le sigle sindacali.

Nella provincia di Ancona, i dati di infortuni e morti sul lavoro sono importanti: nel 2023 sono stati denunciati 5748 di cui la maggior parte proprio nel settore edile con 1424 e metalmeccanico con 1221. Nelle Marche, nel 2023, sono morte 28 persone per lavoro. «È una situazione preoccupante alla quale occorre porre rimedio aumentando i controlli, la formazione, limitando il precariato e i subappalti dove la sicurezza non viene considerata. Per questi motivi, è stato un segnale significativo il fatto che, in alcuni stabilimenti della provincia come Ariston e Fincantieri, le Rsu (rappresentanze sindacali unitarie) della Fim Cisl abbiano aderito allo sciopero, proclamato solo da Fiom, Fillea Cgil, Uilm e Feneal», spiegano.

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