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Stain the Canvas, band metalcore dalle Marche al successo internazionale nel tour europeo con gli Attila

Il gruppo, costituito da due giovani osimani, un ragazzo di Villa Musone e due milanesi, ha appena concluso un tour di 27 date che hanno toccato 11 Paesi. Ad agosto suoneranno allo Sziget Festival

Gli Stain the Canvas

ANCONA – È balzata alla notorietà internazionale la band metalcore Stain the Canvas, costituita da cinque musicisti, tre marchigiani (due di Osimo ed uno di Villa Musone) e due di Milano, reduce dal tour europeo di 27 date, degli Attila, gruppo musicale statunitense di Atlanta. L’Attila European Tour 2023, che ha toccato 11 Paesi e si è concluso sabato 25 marzo, ha permesso al gruppo italiano, band di apertura in tutte le date, di raggiungere il successo, probabilmente prima all’estero che in patria.

«Questo tour è stato per noi molto importante dal punto di vista professionale, un punto di partenza verso nuovi obiettivi» racconta il chitarrista Riccardo Cerolini, 24 anni, di Osimo, che insieme a Lorenzo Accattoli (chitarrista) 24 anni anche lui di Osimo e Luca Giorgi (bassista) 23 anni di Villa Musone, hanno fondato anni fa gli Acid Cream. Nel 2019 i tre musicisti hanno dato vita alla band in Stain the Canvas, nella quale sono confluiti i due elementi milanesi, il vocalist Bryan Marte, 23 anni, e il batterista Alessandro Bonetti, 24 anni.

Il gruppo degli Acid Cream era nato sui banchi di scuola, Riccardo e Lorenzo frequentavano il liceo delle Scienze applicate a Castelfidardo, e lì è iniziata l’avventura e la comune passione per la musica. «Ho iniziato a suonare la chitarra classica alle medie, al corso di musica – dice Riccardo Cerolini -, poi sono passato alla chitarra elettrica, ed ho preso lezioni di musica, da un insegnante, prima ad Osimo, successivamente alla Civica Scuola di Musica Paolo Soprani di Castelfidardo. Lorenzo e Luca, gli altri due elementi marchigiani della band, andavano in campeggio insieme.

Questi i primi passi del gruppo che ha iniziato a muoversi nelle Marche e che grazie ai social network, YouTube e Spotify in testa, si sono fatti notare, fino ad essere contattati dall’attuale manager bolognese, Adriano Clemenze. Da qui l’ascesa, Stain the Canvas è ormai una realtà del panorama musicale che piace e nel 2021 arriva il primo singolo, poi il primo album e nel 2020 il primo tour europeo, interrotto dalla pandemia, durante la quale il gruppo, che vive stabilmente a Milano, non resta con le mani in mano, anzi scrive il suo secondo album, lo stesso portato in tour con gli Attila tra febbraio e marzo di quest’anno, quando hanno suonato anche in Gran Bretagna.

«Se fossimo rimasti nelle Marche – dice Cerolini – per noi sarebbe stato più difficile raggiungere la notorietà a Milano c’è modo di conoscere gente del settore e stringere amicizia anche con altri artisti, anche se oggi, grazie all’online si può diventare famosi anche partendo da un piccolo paese, un po’ come è successo a noi». In agosto, gli Stain the Canvas, partiranno per un nuovo tour europeo, in programma lo Sziget Festival (dal 10 al 15 agosto a Budapest, sull’Isola di Óbuda), un appuntamento musicale molto importante, il cui palco è stato calcato da pochissimi italiani, Jovanotti nel 2006 e Subsonica nel 2010. Il gruppo suonerà l’11 agosto. Quest’anno sarà presente anche il rapper Lazza reduce dal Festival di San Remo.

Riccardo Cerolini sta concludendo a Milano la laurea magistrale in Direzione di Impresa, Marketing e Strategia, Lorenzo Accattoli è uno scrittore e lavora con producer anche per altri artisti, mentre Luca Giorgi lavora nel mondo della ristorazione. Tre ragazzi che non hanno rinunciato ai loro sogni e con perseveranza vanno avanti in un percorso che li vede lavorare sodo.


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