Ancona-Osimo

Bambina cade dalla rete squarciata dello stadio di Camerano. La vicenda entra in consiglio

L'episodio è accaduto la settimana scorsa. La piccola ha fatto un volo di due metri ed è stata trasportata al pronto soccorso. Il consigliere del gruppo di minoranza "Operazione futuro" presenta un'interrogazione

Lo stadio comunale “Montenovo” di Camerano
Lo stadio comunale “Montenovo” di Camerano

CAMERANO – Giovedì scorso, 26 ottobre, una bambina di tre anni giocava vicino alla rete di recinzione che divide gli spalti dello stadio comunale “Montenovo” di Camerano al campo di gioco. All’improvviso la bambina cade dagli spalti sul campo, un volo di un paio di metri attraverso un buco della rete di recinzione. La piccola è stata trasportata al pronto soccorso in condizioni non gravi ma il fatto ha scatenato una bufera politica.

«L’episodio è certamente grave – afferma il consigliere del gruppo “Operazione futuro” Lorenzo Rabini -. Le condizioni della bambina non lo sono ma certo lo spavento è stato grande per lei e per i suoi familiari. Cadere da un buco della rete di recinzione non è un fatto usuale ed è per questo che ho presentato un’interrogazione al sindaco. A Camerano sappiamo tutti molto bene che l’impianto dello stadio “Montenovo” è interessato da una progettazione definitiva per la messa in sicurezza di alcune parti (spalti, rete di recinzione, punti luce, scarpata franata) ma questi lavori che dovevano iniziare nel giugno scorso sono slittati al prossimo anno. Considerato l’episodio increscioso, questo fa arrabbiare ancora di più». Da qualche tempo la gestione dell’impianto sportivo dello stadio di Camerano è affidata alla società del Camerano calcio, che anche nei mesi scorsi si è aggiudicata il bando per una concessione fino al 2022. «A carico del concessionario c’è anche la manutenzione della rete di recinzione ma qui entrano in ballo i rapporti fra Comune e concessionario in un periodo in cui appunto ci si attendeva da un momento all’altro l’inizio dei lavori che prevedono anche l’installazione di una nuova rete di recinzione – conclude Rabini –. Su questo caso comunque ho presentato una specifica interrogazione proprio per capire l’atteggiamento del Comune non solo in merito allo spiacevole episodio ma come intende gestire, fintanto che i lavori non cominceranno, le strutture di un impianto che deve essere messo in sicurezza».

Il buco nella rete
Il buco nella rete

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