Ancona-Osimo

Il gruppo “SpingiAmo Ancona” presenta nove proposte per il rilancio della movida

Le richieste dirette al Comune sono contenute in un documento firmato da circa 70 attori economici del settore dell'intrattenimento anconetano. L'obiettivo è rendere la città un «luogo vivo e vissuto, attrattivo per i giovani»

Da sin. Mattia Gresta, Francesco Rubini, Gabriele Matarazzo, Riccardo Rotini, Leonardo Giorgetti, Simone Stretti

ANCONA – Estensione degli orari in cui poter suonare e produrre musica, utilizzo agevolato del PalaPrometeo per eventi notturni dedicati ai giovani, navetta notturna che colleghi il centro con i quartieri periferici. E ancora apertura dello Sportello unico per il pubblico spettacolo e modifica del piano regolatore per permettere l’apertura di club notturni in centro. Sono alcune delle proposte di “SpingiAmo Ancona”, gruppo composto da molteplici attori economici del settore dell’intrattenimento anconetano, nato con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della movida e del rilancio della vita notturna.

Le proposte sono contenute in un documento diretto alla città e al consiglio comunale che è stato protocollato e firmato da circa 70 cittadini anconetani tra titolari di bar e ristoranti, organizzatori di eventi, dj, titolari di discoteche, artisti e gruppi collettivi. Tra i firmatari, compaiono i titolari del bar Giuliani, bar 7 Piazza Diaz, Santa Monica, Sui, Mood, Raval, bar La Rotonda al porto, Paolo Bonetti per Spiaggia Bonetti, La Cupa e Asilo Politico. Per i sottoscrittori del documento è necessario «avviare al più presto un percorso che porti Ancona ad essere un luogo vivo e vissuto, attrattivo per i giovani. Siamo convinti che l’intrattenimento possa essere un importante volano economico e sociale per il capoluogo».

«Chiediamo per tutti i locali un’estensione della fascia oraria notturna – spiega Gabriele Matarazzo, dj e organizzatore di eventi – in cui poter suonare e produrre musica. Al momento il regolamento acustico comunale prevede musica fino a mezzanotte, con alcune deroghe fino all’una. Noi proponiamo musica fino all’una (almeno nel periodo estivo o tutto l’anno) e deroghe con orari oltre l’una, in base alla zonizzazione di Ancona». I sottoscrittori del documento chiedono infatti di zonizzare Ancona in tre aree: A zona isolata (ad esempio porto, sotto al Passetto, Baraccola), B zona abitata e C zona protetta, in modo tale da modulare e regolamentare l’attività di intrattenimento in relazione agli specifici e diversi contesti urbani. «Ogni zona – spiega Matarazzo – sarà in grado di organizzare la propria attività di intrattenimento in relazione alle sue caratteristiche. Immaginiamo una serie di deroghe progressive in tema di orari e decibel: per la zona A 12 deroghe annuali; per la zona B 6 deroghe all’anno; per la zona C 2 deroghe».

Un’altra questione riguarda il piano regolatore che «non prevede la possibilità di poter costruire un club in centro. Chiediamo quindi che possa essere modificato tramite apposita variante per prevedere le idonee destinazioni d’uso per l’apertura di club notturni nella zona centrale della città». Tra le richieste, anche «l’utilizzo agevolato della struttura comunale del PalaPrometeo, immaginando cinque date annuali per eventi notturni dedicati ai più giovani da organizzare in collaborazione con le scuole superiori e con le rappresentanze studentesche universitarie, nelle quali il Comune possa concedere la struttura a prezzi ridotti fino all’80%».

Ancona è anche una città universitaria con tanti studenti fuori sede e i sottoscrittori chiedono anche «l’istituzione di una navetta notturna che colleghi il centro con i quartieri periferici, con particolare attenzione a quelli di Torrette e Tavernelle popolati da centinaia di studenti universitari fuori sede». Inoltre il Comune dovrebbe «stilare congiuntamente agli operatori del settore un programma annuale di eventi costanti (entertainment) con l’obiettivo di costruire un diverso clima in città, utile a ripopolarla e rianimarla 365 giorni l’anno». «In questa città – sottolinea Riccardo Rotini del centro sociale Asilo Politico – ci sono tanti locali sfitti e inutilizzati da decenni. Il Comune potrebbe mettere a disposizione delle realtà sociali, associative e culturali cittadine spazi e immobili di proprietà comunale. «Chiediamo anche la semplificazione e lo snellimento delle procedure burocratiche inerenti l’organizzazione di eventi – dice Leonardo Giorgetti, dj e organizzatore di eventi – immaginando un Comune che stia “al fianco” degli operatori e non “contro”. Proponiamo quindi l’apertura dello Sportello unico per il pubblico spettacolo e la messa a rete dei parchi verdi cittadini dentro un programma di utilizzo estivo per festival, spettacoli, mostre all’aperto».

«Questo documento – sottolinea Francesco Rubini, consigliere di Altra Idea di Città, che ha seguito e sostenuto il percorso del gruppo SpingiAmo Ancona – è stato sottoscritto da soggetti diversi, dai centri sociali ai bar, e ciò testimonia che è necessario avviare una discussione sulla movida. Il tema è stato recentemente trattato nella V e nella VII Commissione e, insieme ai consiglieri Eliantonio (Fdi) e Quacquarini (M5S), ho depositato un mese fa la richiesta di un consiglio comunale aperto sul rilancio della vita notturna. Domani ci sarà un’altra riunione di commissione con all’ordine del giorno il tema della movida e chiederò che possano essere ascoltati i rappresentanti di SpingiAmo Ancona».

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