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Ancona, sostegno alle start-up innovative: rinnovata e ampliata la convenzione tra la Federazione Regionale BCC, Univpm e Unicam

La prima convenzione era stata stipulata nel 2019 tra la Federazione Regionale delle Banche di Comunità (BCC) e Univpm con l'obiettivo di selezionare, per poi finanziarle, idee brevettabili e progetti così da avviare le start-up. Ora si è aggiunta Unicam

Da sinistra Marco Ausili, consigliere regionale, Sergio Cugini presidente Federazione Marchigiana Bcc, Ennio Di Foglio direttore Federazione Marchigiana Bcc

ANCONA – Rinnovata e ampliata la convezione tra la Federazione Regionale delle Banche di Comunità – BCC e le Università di Ancona (Univpm) e Camerino (Unicam) per sostenere le start-up e con esse l’innovazione nell’economia regionale. La prima convenzione era stata stipulata nel 2019 tra la Federazione Regionale delle Banche di Comunità (BCC) e Univpm con l’obiettivo di valutare e selezionare, per poi finanziarle, le idee brevettabili e i progetti così da avviare le start-up che nascono in seno alla ricerca scientifica (spin-off) svolta nel mondo universitario, da studenti e ricercatori.

Insomma un modo concreto per sostenere l’imprenditoria giovanile, creando occupazione sul territorio. Wins, così si chiama il progetto, al quale quest’anno si è aggiunta l’Università di Camerino, che insieme all’Università Politecnica delle Marche e alle 13 banche sul territorio della Federazione Marchigiana BCC, svolgeranno attività di mentoring e valutazione dei progetti a carattere innovativo.

Nel corso della prima convenzione sono stati 18 i progetti finanziati, nonostante le difficoltà creare dalla pandemia di Covid, e il ruolo delle banche è stato anche quello di individuare di volta in volta le migliori soluzioni finanziarie per avviare alla realizzazione concreta i progetti.

Da sinistra Cugini, Ausili e Di Foglio

«Valutiamo dal punto di vista della fattibilità economica e finanziaria le start-up che le università ci propongono – afferma Ennio Di Foglio direttore della Federazione Marchigiana Bcc -, un lavoro approfondito e laborioso che ha dato risultati apprezzabili da parte delle start-up, perché nell’ambito degli incontri sono emersi anche suggerimenti e scambi di informazioni, utili anche al miglioramento dei progetti». Inoltre evidenzia che «con l’ingresso di Unicam siamo più presenti sul territorio», mentre tra le novità apportate alla convezione ha citato l’introduzione di «una sorta di ‘pagellina’, una valutazione finale del progetto, che consentirà allo spin-off, anche se non avrà ottenuto un finanziamento dalle nostre banche, di avere una valutazione che può consentire di andare in qualunque istituto di credito proponendo la valutazione, come elemento aggiuntivo» che potrebbe aprire le porte al credito.

Nel sottolineare l’importante ruolo svolto sul territorio dalla rete delle BCC, Di Foglio fa notare che «le nostre banche sono le uniche che non hanno chiuso gli sportelli e siamo presenti in 13 comuni dove non c’è nessuna presenza bancaria». Di Foglio, vicepresidente dell’Abi aggiunge che «negli ultimi tre anni hanno chiuso quasi cinquecento banche, tra le quali anche Banca delle Marche, una situazione che ha pesato parecchio sul territorio».

Il presidente della Federazione Regionale delle BCC Sergio Cugini spiega che «le Banche di Comunità delle Marche sono particolarmente vicine alle start-up, anche perché dal momento che sono banche locali è più semplice che si possa in un certo senso giudicare le richieste di credito da parte nostra piuttosto che da banche a livello nazionale che sono meno attente al territorio». «Non c’è un tetto predeterminato – spiega – nei progetti finanziabili, sarà secondo quelle che, soprattutto l’università ci proporrà e ci suggerirà di seguire».

Un momento della presentazione della nuova Convenzione per il Progetto WINS tra FMBCC, Università Politecnica delle Marche e Università degli Studi di Camerino

«Il Credito Cooperativo deve sempre di più aprirsi ai giovani, perché sono il futuro – osserva – il futuro delle aziende e il futuro di tutti, è una questione generazionale, quindi è logico ed è giusto che sia così. Ritengo che sia un fine eticamente valido quello di seguire questo filone e cercare di portare i giovani e i loro progetti nel mercato».

Il consigliere regionale Marco Ausili in rappresentanza del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, sottolinea che «la Regione guarda con particolare favore al progetto WINS, come pure all’intera attività del sistema di credito cooperativo marchigiano, sostenere il quale significa sostenere l’intero territorio. La Regione con la Legge Regionale 6/22 sta sostenendo l’avvio e il consolidamento di numerose start-up. Pertanto gli obiettivi di BCC, Univpm e Unicam coincidono con quelli dell’istituzione regionale, che per questo si propone di continuarne il sostegno».

Il professore Marco Cucculelli, in rappresentanza del rettore dell’Univpm sottolinea la «forte capacità di impatto sul sistema produttivo» marchigiano della «partecipazione combinata tra mondo bancario e accademico» nel sostenere le start-up in quanto «attraverso le nuove imprese passano le nuove idee, un aspetto importante che non va trascurato»e in tal senso «il sostegno alle start-up è una iniziativa encomiabile».

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