Ancona-Osimo

Sole, social e ormoni. Ecco perché d’estate si tradisce di più

Il web è divenuto l’alcova delle trasgressioni e chattare in versione “hard” è sempre più comune. L'approfondimento

infedeltà

ANCONA – Sole, svago, corpi svestiti, ferormoni e ormoni. Un cocktail micidiale che miete molte vittime. E sì, perché l’estate è la stagione dell’anno in cui si consumano il maggior numero di tradimenti sessuali. La luce solare risveglia l’eros, stimolando la produzione di vitamina D, che influisce su estrogeni (ormoni sessuali femminili) e testosterone (ormone sessuale maschile). Ma il sole stimola anche la produzione di serotonina, l’ormone che regola il tono dell’umore facendoci sentire meglio. I corpi scoperti lasciano percepire maggiormente i ferormoni, sostanze chimiche che aumentano il sex appeal. Un’esplosione di ormoni che ci rende molto più sensibili al richiamo dei sensi. Insomma, altro che colpo di fulmine, è vero e proprio colpo di ormoni!

Evasione dalla routine e dai problemi, sono tra le motivazioni che spingono più frequentemente alle scappatelle estive. Inoltre si esce di più e c’è una maggiore facilità e predisposizione ai contatti.

Marianna Agostinelli, psicologa e sessuologa

«L’eccitamento maschile è essenzialmente visivo – spiega la sessuologa Marianna Agostinelli – e quindi viene stimolato dalla vista dei corpi svestiti. La donna invece ama sentirsi protagonista, e dopo un inverno trascorso a prepararsi per la prova costume, in estate tende a rifiorire».

Le Marche in fatto di scappatelle non sono da meno rispetto alle altre regioni, rispecchiano l’andamento nazionale che vede un «incremento nei tradimenti» nel periodo estivo, sottolinea la dottoressa.

Ma chi tradisce di più? Uomo o donna?
«Il tradimento maschile non è cambiato – precisa la sessuologa – mentre quello femminile sì; è aumentato specie nella fascia d’età tra i 45 e i 55 anni, complice una liberazione sessuale che ha fatto cadere molti tabù. Oggi la donna si prende molta più cura di se stessa rispetto al passato: va in palestra, si dedica a coltivare passioni e interessi personali, insomma si ritaglia del tempo per se stessa».

Il tradimento non si consuma più soltanto con le conoscenze strette sul posto di lavoro o nel tempo libero, ma anche sui social. Il web è divenuto l’alcova delle trasgressioni, e chattare in versione “hard” è sempre più comune. I social network in particolare facilitando la gestione della comunicazione agevolano gli approcci, spiega la dottoressa Agostinelli. «A volte sui social si aggirano dei veri e propri seduttori seriali, ed è bene fare attenzione, perché le Marche sono tra le prime regioni in Italia per i contagi da Hiv. Il fatto che non se ne parli abbastanza non significa che il problema non esista, quindi occorre usare sempre la testa, e proteggersi con il preservativo».

In questo senso è emblematico il caso dell’untore Claudio Pinti, che utilizzava proprio Facebook per scegliere le sue “prede”, che poi approcciava con Messenger, la chat collegata.

I social network moltiplicano le occasioni di conoscenza e sul virtuale ci si libera maggiormente dai freni inibitori. Il tradimento viaggia soprattutto su smartphone, attraverso il sexting (sex e texting) ovvero l’invio di immagini sensuali, quando non addirittura pornografiche, tramite le più comuni chat (WhatsApp, Messenger, ecc). In questo senso uomini e donne sono ugualmente “impegnati” in questa “pratica”. Anche su Facebook e Instagram, il corteggiamento si muove attraverso le immagini, e i potenziali fedifraghi “nutrono” i loro profili di foto dove si mettono in mostra per attrarre potenziali partner.

Luca Russo, analista forense e CTU Procura della Repubblica

Un fenomeno in crescita, quello del tradimento. «I social certamente aiutano – sottolinea l’analista forense Luca Russo –  Facebook, e Instagram si riempiono di post, foto e video, come merce in vetrina, tra forme e scollature, che di certo incitano la voglia di spingersi ad un complimento, anche un po’ più incisivo e, d’altro canto, cosa si aspetta chi espone al mondo se stesso, se non la voglia di sentirsi apprezzati. Un complimento in più, la facilità di trovarsi, di scoprire lo chalet frequentato dalla ragazza bionda amica dell’amica del nostro contatto Facebook, piuttosto che scoprire, con estrema facilità, le passioni estive dei nostri amici virtuali. E da qui, un LIKE sotto la foto giusta, l’invito diretto grazie all’utilizzo di Messenger e l’appuntamento è pressoché fissato. Sposati e non, fidanzati e non, instaurano rapporti tra virtuale e realtà, e così il passo è breve, è in un click!

Sicuramente la voglia di riscoprirsi, statisticamente è molto più frequente tra coppie già affermate e di età media che segue molto più frequentemente gli anni di unione piuttosto che quelli anagrafici. Il virtuale da spazio alla fantasia e crea opportunità spingendo gli utenti a zero inibizioni grazie al non doversi sbilanciare personalmente, fino a far diventare tutto realtà. Spesso questo sfocia in tradimenti, nuovi amori, dove come sempre c’è chi perde e chi trova. Anche tutto questo è Social».

Confessare o no? «Meglio di no – spiega la sessuologa – se la cosa rimane confinata al periodo estivo. E’ bene non discolparsi scaricando sul partner il “peso” del tradimento. Se invece la storia va per le lunghe allora occorre prendere provvedimenti, anche se poi ci sono quelli che riescono a stare con i piedi in due scarpe per molto tempo».

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