Ancona-Osimo

I voli di Sofia, Gimbo e del volley, gli affondi di Marini, tappi e Mondiali che saltano (non per tutti): il 2022 dello sport

Raffaeli da leggenda nella ritmica, le conferme di Lube, Tamberi e della tradizione nel fioretto, lo strano destino del vincitore della tappa jesina del Giro Gyrmai. E il calcio, con la regione in Qatar senza gli azzurri ma con Cheddira

Sofia Raffaeli al Nastro (foto di Simone Ferraro)

Sofia regina d’oro a Sofia

Ha incantato tutti e tutte, arrivando dove prima di lei nessun’altra italiana era mai riuscita. Sua, a nostro giudizio, la copertina dello sport marchigiano 2022. Un anno che Sofia Raffaeli, chiaravallese da anni agonisticamente “di casa” alla Società Ginnastica Fabriano, atleta delle Fiamme Oro della Polizia di Stato, ha aperto compiendo 18 anni. E che ha coronato entrando nella Storia con la maiuscola dello sport azzurro ai Campionati del Mondo di ginnastica ritmica di Sofia, in Bulgaria, dove ha conquistato gli ori di specialità con la palla, il cerchio e il nastro, il bronzo alle clavette e ancora l’oro e il titolo di Campionessa del Mondo anche nell’All Around, il concorso completo dove quattro esercizi definiscono punteggio e classifica finale. Un trionfo seguito peraltro al primato – pure qui prima volta per un’italiana – in Coppa del Mondo, con tanto di qualificazione alle prossime Olimpiadi di Parigi nel 2024. Giovane leggenda.

Lube ancora sul tetto d’Italia, pezzi di Lube e di Marche sul tetto del Mondo

L’Italia è Campione del Mondo di volley maschile

Il 2022 è stato l’anno del settimo scudetto nel carniere della Cucine Lube Civitanova, di nuovo Campione d’Italia dopo aver battuto in 4 gare, nella serie di finale playoff, Perugia. Per la società partita da Treia, salita alla ribalta nazionale a Macerata e ora a Civitanova è il titolo numero 25 della sua storia: 7 scudetti appunto, 2 Champions League, 1 Mondiale per Club, 7 Coppe Italia, 3 Coppe CEV, 1 Challenge Cup e 4 Supercoppe.

La festa per lo scudetto della Cucine Lube

Il ruolo tradizionalmente pesante delle Marche nel movimento pallavolistico italiano lo conferma inoltre il 2022 azzurro: nella Nazionale maschile che dopo 24 anni si laurea Campione del Mondo in Polonia battendo in finale a settembre i padroni di casa, ci sono i giocatori Lube Simone Anzani, Fabio Balaso, Mattia Bottolo e l’osimano Leandro Mosca (in forza al Verona); al timone della Nazionale femminile che, non senza amarezza, si ferma ad ottobre al bronzo mondiale c’è il coach di Marotta Davide Mazzanti.

Gimbo Tamberi vola e convola

Gimbo Tamberi

A Monaco di Baviera Gianmarco Tamberi torna a laurearsi Campione d’Europa di salto in alto, superando quota 2,30 metri e mettendosi di nuovo al collo l’oro, sei anni dopo la precedente impresa continentale di Amsterdam. Un risultato che, per il Campione olimpico di Tokyo nel 2021, arriva in agosto dopo quello che era stato, a luglio, “solo” il quarto posto ai Mondiali. E che sa di conferma dopo mesi non facili in pista fra infortuni, contrattempi e, successivamente all’impresa di Monaco, l’interruzione della storica collaborazione sportiva col papà allenatore. Fuori dalla pista invece, per Gimbo e la sua Chiara il 2022 è l’anno del matrimonio, con una cerimonia da favola e blindatissima a  Villa Imperiale a Pesaro.

Scherma, la storia continua con Tommaso Marini e Cerioni Ct

Doppio oro a squadre, maschile e femminile, e argento individuale per l’anconetano Tommaso Marini. È il bilancio azzurro nel fioretto ai Mondiali di scherma del Cairo, dove l’Italia di nuovo affidata alla guida del Commissario tecnico jesino Stefano Cerioni riprende a fare la voce grossa. Per Marini l’anno della consacrazione, al suo primo Mondiale e con tanto di conquista pure della Coppa del Mondo. Nella quale, peraltro, chiude il 2022 tornando alla vittoria nell’individuale nella tappa di Tokyo. «Non ci si stanca mai di vincere» dice Cerioni, che lo sa bene. E la fame, appena all’inizio dello strano triennio olimpico che condurrà ai Giochi di Parigi 2024, è tanta per tutti.

Il Giro “stappa” a Jesi (anche troppo) la festa di Girmay

Biniam Girmay primo sul traguardo di Viale della Vittoria a Jesi

Il Giro d’Italia 2022 porta nelle Marche la decima frazione Pescara- Jesi, con vittoria in volata sul traguardo di viale della Vittoria per l’eritreo Biniam Girmay, primo ciclista africano di colore a vincere una tappa della corsa rosa. Secondo l’olandese Mathieu Van der Poel, dopo una frazione avvincente e combattuta come il percorso, fatto di muri, strappi e contro strappi. In rosa a Jesi – dove la corsa tornava con un arrivo 37 anni dopo – c’è lo spagnolo Lopez: alla fine il Giro se lo aggiudicherà l’australiano Jay Hindley. Fra gli spettatori la allora sottosegretaria di Stato allo sport Valentina Vezzali, il presidente della Regione Francesco Acquaroli, il Ct della Nazionale di calcio italiana Roberto Mancini e il suo collega del ciclismo, Daniele Bennati. Peccato che, sul palco delle premiazioni, il tappo della bottiglia di spumante salti via troppo presto e colpisca all’occhio il povero Girmay, costretto a ricorrere ad una visita in ospedale e poi al ritiro. Un inconveniente che non cambia il “peso” del suo successo nella storia della competizione che, nel 2023, toccherà le Marche con la tappa Terni- Fossombrone.

Biniam Girmay primo sul podio

Calcio, Mondiali senza l’Italia ma con Loreto

Roberto Mancini
Il CT della nazionale Roberto Mancini

Il 2022, per lo sport italiano tutto e non solo marchigiano, è stato anche l’anno di un’assenza: per la seconda, clamorosa volta, la Nazionale italiana di calcio manca la qualificazione ai Mondiali, che si svolgono per la prima volta in autunno, in Qatar, e saranno vinti dall’Argentina. A marzo, gli azzurri del Ct jesino Roberto Mancini, Campioni d’Europa in carica, finiscono sorprendentemente k.o. in casa nella semifinale playoff per la qualificazione giocata a Palermo contro la Macedonia del Nord, che vince 0-1 con gol allo scadere di Trajkovski (i macedoni saranno poi a loro volta eliminati dal Portogallo). Un brutto colpo, con l’Italia che aveva sprecato nell’autunno 2021 l’occasione per la qualificazione diretta a favore della Svizzera, sciupando il bel girone disputato fino a quel momento. In seguito la Nazionale centra il pass per le finali a 4 della Nations League che si disputeranno nel 2023 in Olanda ma non compensa la delusione.

Walid Cheddira, da Loreto ai Mondiali col Marocco

Le Marche, in Qatar per i Mondiali, ci vanno invece con Walid Cheddira, marocchino nato a Loreto nel 1998 e che, partito dal “nostro” calcio dilettantistico (Loreto e Sangiustese) per essere oggi capocannoniere in Serie B col Bari, fa parte della Nazionale del Marocco che sarà la sorpresa della competizione iridata, arrivando fino alle semifinali – prima squadra africana – e chiudendo quarta. Nel resto della storia dell’anno, si segnalano il ritorno dell’Ascoli ad assaporare i playoff in Serie B dopo diversi anni e la storica promozione fra i professionisti, in Serie C, della Recanatese.

Basket, c’è Ancona nell’Italia che si ritrova e ritrova i Mondiali

Vitrifrigo Arena gremita per l’incontro di basket Italia-Spagna

La Nazionale azzurra di pallacanestro torna a far palpitare i cuori degli appassionati, prima con il bel cammino che agli Europei si ferma ai quarti contro la Francia, poi con la qualificazione anticipata ai prossimi Mondiali del 2023. Nell’avventura europea ci sono fra i protagonisti scelti da coach Pozzecco anche gli anconetani Achille Polonara e Alessandro Pajola, partiti dalle file della Stamura Ancona e oggi rispettivamente all’Anadolu Efes in Turchia e alla Virtus Bologna.

Achille Polonara e Alessandro Pajola in Nazionale

Ha un pizzico di sapore di Marche anche la presenza nel roster di Nico Mannion (Virtus Bologna): il padre Pace, prima che lui nascesse nel 2001 a Siena, da queste parti è stato uno degli Usa che ha lasciato il segno in campo a Fabriano tra il 1998 e il 2000. Nella squadra azzurra che in novembre cede il passo a Pesaro in una gara spettacolare alla Spagna e poi a va a prendersi in Georgia il pass iridato ci sono sia Pajola sia Mannion, con 6 punti a testa nella partita di Tbilisi.

Italservice Pesaro, l’anno del tris. Città di Falconara, l’anno perfetto

L’Italservice Pesaro alza la coppa della Serie A

Prima parte di 2022 da pigliatutto per l’Italservice Pesaro, che a livello nazionale mette in bacheca ogni trofeo possibile. A gennaio arriva la seconda Supercoppa a Eboli, contro i padroni di casa in primavera la rimonta sull’Olimpus Roma nella finale di Salsomaggiore Terme porta la seconda Coppa Italia di fila. A giugno l’apoteosi del terzo scudetto, superando ai playoff Ciampino Aniene e Napoli nei quarti e in semifinale e in finale ancora la Feldi Eboli.

Nel femminile le “falchette” del Città di Falconara celebrano in dodici mesi la conquista di quattro trofei e un ruolino di 35 risultati utili su 37 partite disputate. Dopo le conquiste di Coppa Italia, scudetto e Supercoppa italiana, l’apice è il titolo di Campione d’Europa ottenuto battendo al PalaBadiali un nome “monumentale” dello sport continentale come il Benfica.

Ti potrebbero interessare