Ancona-Osimo

Crisi diabetica in barca, diportista soccorso dalla Guardia Costiera

Un altro intervento riguardava i controlli sulla filiera ittica: il comandante di un’unità da pesca che ha irregolarmente pescato 300 chilogrammi di mitili ha ricevuto una sanzione da 2mila euro

ANCONA – Un passeggero a bordo di un’imbarcazione a vela, colto da una crisi diabetica, a 35 miglia dal porto di Ancona, è stato soccorso oggi pomeriggio, 4 luglio, dalla Guardia Costiera, impegnata anche in una serie di controlli che ha portato al sequestro di 300 kg di cozze.

Un diportista è stato colto da una crisi diabetica mentre si trovava al largo della costa marchigiana. La Sala Operativa della Guardia Costiera di Ancona, ricevuta la richiesta di soccorso tramite la Centrale Operativa del Comando Generale delle Capitanerie di porto, a sua volta contattata dal Centro Internazionale Radio Medico (CIRM), ha immediatamente disposto, ravvisata l’urgenza, l’intervento di un mezzo veloce. L’uomo è stato trasportato nel porto dorico con la motovedetta CP861 e affidato alle cure del personale medico del 118 intervenuto sulla banchina.

Sempre nella giornata di giovedì 4 luglio, la Guardia Costiera, nell’ambito delle attività di controllo degli stock ittici e al rispetto delle disposizioni in materia di pesca, ha intercettato al largo del porto di Ancona un’unità da pesca regolarmente iscritta nei registri delle navi minori e galleggianti con a bordo circa 300 chilogrammi di mitili – tipo cozze (Mytilus galloprovincialis) – suddivisi in 15 sacchi, irregolarmente pescati e pronti per essere sbarcati nel porto di Ancona.

La Guardia Costiera ha sequestrato 300 kg di cozze pescate senza autorizzazione
La Guardia Costiera ha sequestrato 300 kg di cozze pescate senza autorizzazione

Al comandante dell’unità da pesca, scortata nel porto di Ancona, è stata elevata una sanzione amministrativa di 2mila euro per aver pescato mitili senza la prevista autorizzazione. La Guardia Costiera ha anche sequestrato l’attrezzo da pesca irregolare – rastrello a mano detto “manina” – e i 300 chilogrammi di pescato che, ancora vivi, sono stati rigettati in mare.

La Guardia Costiera ha sequestrato l’attrezzo da pesca irregolare
La Guardia Costiera ha sequestrato l’attrezzo da pesca irregolare

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