Ancona-Osimo

Sirolo, stanziati 160mila euro per lo studio sulle mareggiate

Il contributo dovrà essere confermato a breve dal consiglio regionale e, successivamente, si potrà partire con la ricerca che durerà all’incirca un anno

La spiaggia di San Michele a Sirolo
La spiaggia di San Michele a Sirolo

SIROLO – L’ultima Giunta regionale ha previsto lo stanziamento di 160mila euro per la trattazione multidisciplinare dell’incidenza delle mareggiate sulla falesia sirolese, per la prima volta coordinato con l’analisi delle frane della falesia per il loro contenimento. Il contributo dovrà essere confermato a breve dal consiglio regionale e, successivamente, si potrà partire con la ricerca che durerà all’incirca un anno. Ad annunciarlo il sindaco Filippo Moschella, il vicesindaco Alessandro Mengarelli, l’assessore regionale al bilancio Guido Castelli, i consiglieri regionali Carlo Ciccioli e Mirko Bilò e la dottoressa Agnese Riccardi dell’Università Politecnica delle Marche. Il vicesindaco Mengarelli, dopo aver avuto il via libera dalla giunta, ha contattato i Dipartimenti di scienze della vita e dell’ambiente nonché di ingegneria civile dell’Università di Ancona e l’Istituto per le risorse biologiche e biotecnologie marine Irbim del Cnr, che hanno presentato un’ipotesi di trattazione integrata falesia-costa-mareggiate. È stata sottoposta alla Regione Marche nell’autunno dello scorso anno. La richiesta comunale è stata analizzata e seguita da tutti gli esponenti regionali presenti alla conferenza, nonché dall’assessore del settore Stefano Aguzzi e dal presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.

Ricerca importante, che indirizzerà gli interventi pubblici di difesa della costa e di contenimento del dissesto idrogeologico per parecchi decenni, determinanti per il mantenimento in sicurezza del retrostante centro storico, da sempre a rischio di cedimenti, in un’epoca di profondi cambiamenti climatici. La ricerca sarà utile anche al Parco del Conero, per valutare le migliori scelte per la tutela ambientale. I consiglieri, partendo dall’assunto che il dissesto idrogeologico deve essere valutato unitamente all’incidenza delle mareggiate, hanno evidenziato che lo studio sarà utile anche alla protezione delle coste di altre località come Portonovo e Porto Recanati, anche per evitare opere di cementificazione per la salvaguardia del patrimonio naturale, quindi sono stati contenti di avere seguito tutti i passi del significativo contributo regionale a favore del Comune di Sirolo. L’assessore Castelli ha dichiarato che Sirolo è un gioiello e un patrimonio nazionale, con caratteristiche uniche che devono ricevere un supplemento di attenzione con la ricerca multidisciplinare proposta dall’Università di Ancona, per individuare il miglior risultato possibile, dato che il piano Gizc di difesa della costa approvato dalla precedente maggioranza di sinistra nel 2019 ha escluso qualsiasi intervento solo per la falesia del Conero, a differenza di tutte le altre spiagge marchigiane.

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