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Sirolo: emergenza amianto dopo il maltempo. Convocata la conferenza di servizi

La gestione dell'eternit rinvenuto nei tetti dei capannoni industriali, scoperchiati dalla violenta tempesta di pioggia e vento dello scorso 9 luglio, ha suscitato polemiche da parte del gruppo consiliare "X Sirolo"

SIROLO- La gestione dell’emergenza amianto a Sirolo dopo il maltempo dello scorso 9 luglio ha suscitato polemiche da parte del gruppo consiliare “X Sirolo”. La tempesta di pioggia e vento ha scoperchiato i tetti in eternit di cinque capannoni industriali attigui a via La Forma che si sono frantumati al suolo. Il Comune di Sirolo ha emesso l’ordinanza sindacale per l’immediata e completa rimozione dell’eternit sia dai tetti delle ditte sia in tutte le aree esterne. Alcuni giorni fa però un mezzo meccanico ha tagliato la vegetazione ai bordi di via Forma provocando lo scivolamento di frammenti di amianto nei canali a lato della provinciale. Di concerto con la Protezione Civile della Regione Marche, il sindaco Filippo Moschella, in considerazione dei potenziali danni per la salute pubblica, ha convocato una conferenza di servizi per ottimizzare le operazioni di recupero e bonifica, che si terrà lunedì 29 luglio.

Il Gruppo consiliare “X Sirolo” va all’attacco. «A distanza di due settimane dall’evento meteorologico che in Riviera ha causato molti danni, e dopo numerose comunicazioni a mezzo stampa rassicuranti, in Via La Forma, dove si è compiuto il maggior danno dovuto allo scoperchiamento dei tetti in eternit dei capannoni industriali, la situazione è assolutamente come il giorno dopo, anzi è peggiorata- dichiarano i consiglieri Buglioni, Babini e Marinelli-. Avevamo fatto presente subito circa la gravità e del pericolo per la salute delle persone dovuto all’eternit sparso lungo la strada, nei campi e intorno alle abitazioni, citando (paradossalmente) il rischio che qualcuno passasse con la trincia a bordo strada. Ebbene è accaduto proprio questo. Grazie al pressapochismo della gestione di questa emergenza, ora abbiamo del gran eternit polverizzato da sniffare! Era ovvio che un’ordinanza generica senza un accurato controllo avrebbe permesso questo. Avevamo segnalato subito la necessità di monitorare quotidianamente l’attuazione della bonifica, ma così non è andata.

La prima ordinanza emessa, il 12 luglio, imponeva ai proprietari dei capannoni di provvedere immediatamente ad individuare una ditta specializzata in rimozione dell’amianto nelle aree di proprietà, ed in solido, in tutte le aree esterne fino alla completa bonifica delle stesse. L’inizio di tali operazioni doveva avvenire entro e non oltre 3 giorni. Ciò non è avvenuto: nessuno ha provveduto a rimuovere i frammenti di eternit nelle aree pubbliche in prossimità delle abitazioni e delle strade. Doveva provvedere immediatamente il Comune, a tutela della pubblica incolumità, e poi portare il conto ai privati. Prima viene la salute pubblica! La seconda ordinanza riguarda l’aratura dei campi, il cui rispetto è di fondamentale importanza per la salute delle persone. Perché il sindaco Moschella non ha subito comunicato ai residenti la situazione sanitaria della zona? C’è un rischio per la salute? I residenti stanno ancora rimuovendo l’eternit a mano dai propri giardini, dove lo buttano? Ci sono frammenti sbriciolati a bordo carreggiata. Quali rischi corre chi transita a piedi o in bicicletta Via La Forma?».

I tetti in eternit scoperchiati dal vento
(Foto: Sindaco Filippo Moschella)

Il sindaco di Sirolo Filippo Moschella fa chiarezza e ripercorre i fatti. «Il Comune di Sirolo continua a lavorare incessantemente per l’emergenza eternit. Dopo l’emissione a tempo di record dell’ordinanza sindacale del 12 luglio per il recupero dei frammenti di amianto, a sole 72 ore dall’evento, e di quella relativa al divieto di aratura dei campi interessati, che si estendono fino al confine col territorio di Numana, il Comune ha monitorato costantemente l’espletamento dei lavori di bonifica, iniziati formalmente e materialmente il 12 luglio – spiega il primo cittadino -.  A seguito della verifica dell’ARPAM dell’11 luglio è stato effettuato il sopralluogo dell’ASUR Marche il 15 luglio, che ha certificato anche la bonifica dell’area attigua a Via La Forma.

Il costante monitoraggio dello stato dei luoghi, espletato dal Comune di Sirolo, ha permesso pure di apprendere che giovedì 25 luglio un mezzo meccanico, presumibilmente inviato dalla Provincia, ha tagliato la vegetazione lungo le scarpate di via La Forma, provocando lo scivolamento di altri frammenti di eternit nei canali ai lati della provinciale. Quindi nella medesima giornata è stata firmata una lettera di chiarimenti per l’ente, il quale era stato già informato la scorsa settimana circa la situazione, nel corso di un sopralluogo effettuato congiuntamente con l’ufficio tecnico comunale. Ieri (26 luglio), per evitare qualsiasi pericolo per la popolazione, è partita la seconda bonifica dei fossi lungo via La Forma, operata da una ditta specializzata. Nel pomeriggio inoltre, a seguito della richiesta del Comune di Sirolo, tecnici della Protezione Civile e della Regione Marche hanno eseguito un sopralluogo per verificare lo stato dei luoghi e riferire agli organi competenti. La conferenza dei servizi è convocata lunedì 29 luglio».

In merito alla quantificazione dei danni, è stata attivata la procedura regionale di ricognizione informatica. Secondo una prima stima ammontano a 2 milioni e 320 mila euro.

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