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Sirolo, Casacon è pronta all’inaugurazione: ecco la nuova vita dell’ex Conchiglia verde

Oltre cento le serate che tra concerti e dj set di artisti nazionali ed internazionali animeranno il bosco dello storico locale

Un rendering dell'interno del locale Casacon di Sirolo

SIROLO – Casacon, la nuova vita dell’ex Conchiglia verde a Sirolo, l’area all’interno del Parco regionale del Conero, sarà inaugurata il 26 maggio. Oltre cento le serate che tra concerti e dj set di artisti nazionali ed internazionali animeranno il bosco dello storico locale che apre le porte ufficialmente l’ultima domenica di maggio alle 19, inaugurando in qualche modo anche la stagione estiva 2023 in Riviera del Conero. Carlo Boldrini, ceo di Casacon e di Pil, importante agenzia di comunicazione che sta dietro al progetto, afferma: «La nostra intenzione è recuperare la memoria del locale e allo stesso tempo valorizzare il territorio, con la creazione di nuovi posti di lavoro, impegnandoci ad assumere professionisti locali e avvalendoci di fornitori a chilometro zero».

La Conchiglia verde, infatti, ha una storia incredibile: nasce nel 1948 dalle ceneri di un campeggio Balilla e vive il suo periodo d’oro tra gli anni Cinquanta e Settanta, in cui è frequentato da artisti del calibro di Patty Pravo, Mina, Ornella Vanoni, Gianni Morandi e Lucio Dalla. Un locale che è entrato nella storia. E ora il presente: il nuovo locale abbandona il nome Conchiglia verde, come da richiesta della famiglia Sturba, e si trasforma in Casacon, dall’unione della parola casa come luogo famigliare e Con, compreso nelle parole Conchiglia. Il progetto di Casacon è incentrato infatti sull’essere umano a 360 gradi, non solo una struttura ricettiva con ristorante, cocktail bar, musica live e suite ma anche un punto di ritrovo per attività variegate.

Riviera del Conero, i lavori

I lavori in Riviera fervono. «Stiamo lavorando continuamente per la tutela delle spiagge sirolesi, molto belle ma anche molto delicate – dice il sindaco di Sirolo Filippo Moschella -. Ad esempio a San Michele lo scorso anno abbiamo constatato, assieme ai tecnici regionali, che per effetto delle mareggiate provenienti prevalentemente da nord-nord est si era verificato uno spostamento considerevole della spiaggia da nord verso sud e si era creato un gradino di erosione consistente di circa due metri d’altezza e oltre dieci metri di profondità, per un tratto di costa di circa 100 metri. Sono in corso quelli per la tutela della rupe che si erge sulla spiaggia Urbani». È in atto lo studio delle mareggiate e del crollo della falesia da parte dell’Università Politecnica delle Marche, finanziato con un altro contributo di 170mila euro della Regione, per capire che cosa fare per proteggere le spiagge, la falesia e il centro storico di Sirolo.

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