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Caccia agli sconti: ecco i consigli dell’Adiconsum per muoversi al meglio nel labirinto dei saldi

Dal 5 gennaio al 1° marzo è periodo di saldi. Ma non sempre le occasioni sono quelle che si trovano in vetrina. Attenzione, dunque. L'Adiconsum diffonde le regole del buon acquirente

ANCONA – Al via i saldi invernali. Sconti in vetrina e merce in bella mostra tra invitanti pay-off e manichini addobbati. Ma attenzione, dietro l’occasione può sempre nascondersi la fregatura. Casi isolati, magari. Più unici che rari, va detto. La correttezza dei commercianti non è assolutamente in dubbio. Ma sapersi orientare nell’ingarbugliato labirinto dei saldi è sempre utile per fare la scelta più azzeccata. Per questo, in soccorso del consumatore, interviene l’Adiconsum con un decalogo del comportamento da tenere quando ci si approccia al mondo degli sconti. Consigli utili per uno shopping consapevole, per non tornare a casa e pentirsi subito dopo dei soldi spesi in affari rivelatisi non troppo convenienti. 

Occhio al prezzo 

La prima cosa che si va a guardare quando si mette gli occhi su un capo in vetrina è ovviamente il prezzo. Bene, ma occhio a quello che c’è scritto. «Intanto bisogna accertarsi che siano tutti prodotti di stagione» precisa Loredana Baldi, responsabile Adiconsum provincia di Ancona. Infatti, per quanto riguarda l’abbigliamento ad esempio, i prodotti molto datati sono già suscettibili di un deprezzamento rispetto alla cifra iniziale. «Cosa che deve essere riportata sul cartellino – spiega Baldi -, come anche la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale».

Attenzione però, perché in passato si sono verificati casi di riprezzamento al rialzo. Ovvero: il commerciante riporta un prezzo più alto rispetto a quello originale, e dunque la percentuale di sconto non va effettivamente ad incidere quanto dovrebbe. «È una pratica assolutamente vietata – specifica la responsabile Adiconsum – dunque sarebbe buona prassi farsi prima un giro tra i vari negozi confrontando i vari prezzi dello stesso prodotto».

Il cambio della merce

Dopo aver effettuato un acquisto può capitare di accorgersi di aver sbagliato la taglia, ad esempio. Oppure, nel caso di un regalo, può succedere di non aver centrato il gusto del destinatario. E quindi si è costretti a richiedere il cambio della merce. «È bene sapere che il cambio non è obbligatorio da parte del commerciante – spiega Baldi -, è sempre meglio accertarsi prima se il negoziante è disposto a concedere il cambio della merce prima dell’acquisto». Infatti l’obbligo c’è solo se la merce è difettata. Fondamentale, in ogni caso, è conservare sempre lo scontrino.

Tra l’altro anche la prova dell’indumento non è obbligatoria, ma a discrezione del commerciante. «Ma diffidate sempre dei negozi che negano sia la prova, sia la possibilità di cambio della merce – consiglia l’esperta – e allo stesso modo diffidate di chi non accetta il pagamento con bancomat e carte di credito». 

Gli acquisti online

Tra gli effetti della pandemia c’è sicuramente un incremento degli acquisti online. Un modo assai comodo per fare shopping direttamente dalla poltrona di casa, ma anche molto rischioso per via delle tante truffe che si celano nel web. Un metodo per essere sicuri di aver effettuato una transazione non a rischio è quello di controllare sempre l’url del sito a cui si sta per fornire le coordinate delle carte di credito. «Verificate che il dominio del sito sia sempre preceduto dalla dicitura https e non http – precisa la responsabile provinciale Adiconsum – perché il primo è il protocollo corretto che consente lo scambio di dati in maniera criptata». E poi attenti agli sconti troppo alti. «Quando trovate siti in cui si promuovono saldi oltre il 60-70% c’è il rischio di imbattersi in merce contraffatta – afferma Loredana Baldi – è sempre meglio, dunque, affidarsi a siti conosciuti o dove si è già acquistato». 

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