Ancona-Osimo

Lo sciacallo dorato sulle rive dell’Esino: la testimonianza di Michel Giaccaglia

Il biologo e naturalista chiaravallese lo ha ripreso di giorno e il suo video postato ieri su YouTube sta riscuotendo un enorme interesse: «Un vero e proprio evento»

Un fermo immagine del video di Michel Giaccaglia

ANCONA – Lo sciacallo dorato è nelle Marche. Dopo il ritrovamento di quello investito sulla strada a Potenza Picena nelle scorse settimane, la seconda testimonianza giunge dalle rive dell’Esino dove lo ha filmato Michel Giaccaglia, biologo di Chiaravalle, da molti anni appassionato di fotografia, non soltanto naturalistica, che collabora anche con Licia Colò e il programma del canale La7 “Un Pianeta che Vive”. Giaccaglia ieri ha postato il video della sua scoperta sul suo canale YouTube, raccogliendo circa 3500 visualizzazioni in ventiquattr’ore. Nelle Marche il primo esemplare di questo tipo di canide, poco più robusto di una volpe, è stato avvistato poche settimane fa, come riportato da CentroPagina, a Potenza Picena, nella zona dell’Uccelliera vicino a Montecanepino: una sorpresa, visto che lo sciacallo dorato è un animale arrivato da diversi anni dai Balcani prima in Friuli Venezia Giulia e poi espandendo il suo areale principalmente nel nord Italia.

Il ritrovamento lo aveva confermato Nazzareno Polini, naturalista e responsabile della sede di Fermo del Cras Marche. Ieri il video pubblicato da Michel Giaccaglia ha sgombrato ogni ombra di dubbio sulla presenza dell’animale nelle Marche: 47” di video in cui lo sciacallo dorato è visibile e facilmente riconoscibile in tutta la sua bellezza. «Lo sciacallo dorato (canis aureus) sta scendendo a sud, è un grande ed attesissimo ritorno, il primo avvistamento in assoluto per la regione Marche, documentato in 4K, sulle sponde del fiume Esino» scrive Michel Giaccaglia nella descrizione del suo video.

Altri dettagli li spiega raggiunto telefonicamente: «Si tratta di un vero evento, vista la rarità dell’animale, mai ripreso nelle Marche. Il video è di qualche giorno fa: ero nella zona tra Monsano e Jesi, lungo il fiume Esino – racconta Giaccaglia –, perché sto facendo un documentario sui lupi, quelli della zona dell’Anconetano, Chiaravalle, Jesi, Montemarciano. Metto delle fototrappole per capire dove passano gli animali, poi mi apposto e filmo, dunque ero presente. Stavo aspettando dei lupi che stavano dormendo nella boscaglia, era tardi, erano le 8.30, per questo tipo di animali era un orario molto avanzato, perché si muovono nel crepuscolo o di notte. Infatti i lupi stavano dormendo e aspettavo che succedesse qualcosa e così ho visto da distante qualcosa, pensavo inizialmente che fosse una volpe, difficile distinguerle da uno sciacallo da lontano. Ma quando ho inquadrato l’ho riconosciuto, era vicino a un albero morto a terra, spesso marcato dai lupi. E infatti nel video si vede che lo sciacallo fa qualche passo, annusa l’aria e poi scappa, perché sente i lupi e per loro lui è una preda. Naturalmente prima di postare il video ho verificato con diversi studiosi che si trattasse effettivamente di uno sciacallo dorato come pensavo».

Michel Giaccaglia racconta ancora qualche dettaglio dell’animale in questione: «Vive parallelamente ai lupi, è un animale opportunista che spesso segue i branchi dei lupi anche per mesi proprio per approfittare del loro cibo. I lupi sono predatori al vertice e come tutti predatori sono importanti perché mantengono l’equilibrio con gli erbivori, ad esempio i cinghiali, le nutrie, i caprioli. E lo sciacallo campa alle spalle dei lupi, è un animale importantissimo che preda anche le nutrie e gli animali più piccoli, ma è soprattutto uno spazzino, si ciba prevalentemente di scarti e carcasse».

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