Ancona-Osimo

Al Savoia Benincasa di Ancona la prima aula immersiva d’Italia: «Sembra fantascienza ma è realtà»

Una spesa di circa 42mila euro per un'aula 3D all'avanguardia. La preside Bertini: «È il primo importante investimento grazie alle risorse del Pnrr»

Il taglio del nastro

ANCONA – Inaugurata la prima aula immersiva d’Italia al Savoia Benincasa. La dirigente scolastica Maria Alessandra Bertini: «È il primo importante investimento di prodotti innovativi digitali che sono stati resi disponibili grazie alle risorse del Pnrr».

Taglio del nastro ieri (30 novembre), alle 11, nel plesso del Savoia, che ospita il liceo scientifico di via Marini. «L’aula immersiva è la nuova frontiera dell’apprendimento. Permette di conoscere, esplorare e apprendere in una modalità immersiva resa possibile grazie ai contenuti digitali di questa grande piattaforma di cui ˊImmersivaˊ dispone, un ˊmosaic educational bookˊ», spiega la preside. La spesa per la realizzazione è di circa 42mila euro.

Il tutto è controllato da un tablet e tra le pareti dell’aula immersiva si può comodamente passeggiare dentro la Cappella Sistina o tra i monumenti storici dell’antica Grecia. «I contenuti della didattica vengono integrati con la tecnologia e la possibilità di interagire in modo immersivo con gli stessi contenuti in un apprendimento assolutamente coinvolgente».

Il visore è una piccola mascherina che viene messa sugli occhi per muoversi liberamente nei ghiacciai, o nella giungla, ma questo strumento non è necessario, perché – sottolinea Bertini – «i contenuti sono fruibili anche visibilmente e l’aspetto interattivo consente di immergersi direttamente nell’apprendimento attraverso un’analisi e una ricerca dettagliata dei contenuti».

«Ci sarà la formazione dei pianeti, del sistema solare ed entreremo dentro il Partenone e la Cappella Sistina, sembra davvero di essere immersi in questa realtà». Antonella Andreoli, assessore comunale alle politiche educative, ha provato persino il visore: «È molto emozionante, hai gli animali davanti ed è incredibile. È importante per gli studenti – fa l’assessore – che possono usare quest’aula per tante discipline».

Marco Battino, assessore alle politiche giovanili, ha frequentato proprio il Savoia, qualche anno fa: «Vedere e studiare con simili ausili tecnologici premette di comprendere meglio argomenti che a volte rimangono solo astratti». «Sembra fantascienza, pare di entrare in un sogno, è una cosa spettacolare – commenta la direttrice dell’ufficio scolastico regionale, Donatella D’Amico – Siamo a un livello altissimo, così gli studenti entrano nella storia».

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