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Sardegna on the road: l’itinerario tra le bellezze dell’isola

L’isola ha bellissimi percorsi e propone strutture compatibili con le principali necessità degli automobilisti, dei motociclisti e degli appassionati di camper

Stando ad una serie di studi e di statistiche, l’estate è vista come il periodo migliore per esplorare delle nuove località. Per moltissimi giovani lavoratori, le ferie estive sono l’unica occasione per scoprire dei posti nuovi, in grado di fondere natura, cultura generale e divertimento.

Per fortuna, in Italia, non mancano simili opportunità. C’è, ad esempio, la Sardegna, una terra ricca di bellezze naturali, di borghi affacciati sul mare, dalle antiche tradizioni ma che già guarda al futuro dell’intrattenimento.

Tra l’altro, con l’aiuto di una nave veloce per la Sardegna in 4 ore, si è subito sul punto di cominciare un tour on the road alla scoperta di spiagge caraibiche, di borghi medievali e di sentieri immersi nella macchia mediterranea.

L’isola è munita di bellissimi percorsi e di strutture compatibili con le principali necessità degli automobilisti, dei motociclisti e degli appassionati di camper.

Primo giorno: le peculiarità di Olbia

Olbia non è soltanto uno dei principali porti d’approdo in Sardegna. In effetti, la città presenta molteplici punti d’interesse, alla conoscenza dei quali andrebbe dedicata la prima giornata del tour on the road.

Per un bagno rigenerante dopo il viaggio in traghetto, si consiglia la Spiaggia delle Saline, un lungo arenile dai grani rossicci. Per via della sua forma allungata, la spiaggia è perfetta per le passeggiate sul bagnasciuga.

Qui, molto spesso, si incontrano gli amanti degli sport estivi come il surf, il kitesurf oppure la vela perché, a causa della forte risacca, il fondale della zona degrada velocemente verso i 2 metri di profondità.

Di sera, la movida si trasferisce nello splendido centro città dove pullulano locali chic, lounge bar, pub e discoteche con musica dal vivo. Non di rado, nel corso della bella stagione, si verificano delle esibizioni da parte di artisti di fama internazionali.

Secondo giorno: il gioiello di Capo Caccia

Riacquistate le forze fisiche e mentali, al viaggiatore on the road si consiglia una tappa a Capo Caccia nella zona Nord-Ovest della Sardegna.

Per scorgere il gioiello dell’estremo nord, il viaggiatore dovrà prima affrontare una scalinata di ben 656 gradini scavata nella roccia a picco sul mare. L’impresa, da affrontare magari con un gruppo di amici, si chiama Escala del Cabirol, la scala del capriolo.

In cima alla scala nella roccia, si trova l’accesso alle Grotte di Nettuno, le più belle dell’isola. Questo tunnel nella roccia ricomprende il Lago Lamarmora, un bacino salato tra i più grandi d’Europa, e l’Acquasantiera, l’imponente stalagmite alta quasi 2 metri. Sarebbe un vero peccato perdersi degli scenari tanto suggestivi.

Terzo giorno: le bontà di Cabras e di Arborea

Lasciato alle spalle Capo Caccia, muovendo con l’auto o con la moto verso Sud, si incontra la cittadina di Cabras famosa per la bottarga di muggine. La bottarga è un piatto tipico sardo a base di uova di cefalo essiccate all’aria.

In genere, la bottarga viene tagliata in fettine sottili, cosparse di succo di limone e d’olio extravergine d’oliva, per trasformarla in una vera delizia.

Il tour gastronomico del terzo ed ultimo giorno, può essere completato con una veloce sosta ad Arborea, un appuntamento imperdibile per chi adora i formaggi ed i prodotti derivati dal latte.

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