Ancona-Osimo

Sanità, l’Ordine degli Infermieri di Ancona plaude all’equo compenso

Approvata la legge dalla Camera dei Deputati. Conti, presidente OPI Ancona: «Fondamentale per la dignità della professione»

ANCONA – «La nuova legge sull’equo compenso è un importante passo avanti al riconoscimento per i professionisti compresi gli infermieri». A dirlo è Giuseppino Conti, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Ancona che plaude alla nuova legge che ha concluso il suo percorso con il via libera della Camera dei Deputati.

«La legge – puntualizza Conti – richiama la necessità di adeguare il compenso all’importanza dell’opera e al decoro delle professioni, principi a base della dignità di qualunque lavoratore. Per coloro che svolgono la professione infermieristica significa porre definitivamente rimedio alle situazioni di squilibrio nei rapporti contrattuali tra i professionisti iscritti a un ordine professionale e i committenti».

Nel merito, i compensi determinati in base alla nuova legge potranno essere utilizzati dall’infermiere professionista come riferimento nella determinazione negoziale dei compensi con i propri clienti, per concordare un trattamento economico equo e congruo rispetto all’attività oggetto dell’incarico professionale. Per tutelare poi i professionisti sull’osservanza delle nuove norme, la legge prevede la costituzione di un Osservatorio nazionale sull’equo compenso, che oltre al parere sui criteri di determinazione dell’equo compenso e la disciplina delle convenzioni anche in forma associata o societaria, delle attività professionali, avrà il compito di segnalare al Ministro della Giustizia eventuali condotte o prassi applicative o interpretative in  contrasto con le disposizioni in materia di equo compenso e di tutela dei professionisti dalle clausole vessatorie.

«Altro aspetto positivo della legge – conclude il Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Ancona – è che ripropone il ruolo fondamentale degli Ordini, non solo per la valutazione di congruità dei compensi in libera professione, in caso di contenzioso con il Cittadino (da sempre funzione ordinistica), ma anche e soprattutto nell’Osservatorio avrà il compito di tenere aggiornati i parametri tariffari».

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