Ancona-Osimo

Women For Oncology, la sanità delle Marche ad Uno Mattina

Rossana Berardi, direttrice della Clinica di Oncologia Medica degli Ospedali Riuniti di Ancona-Università Politecnica delle Marche, è stata ospite della trasmissione andata in onda il primo maggio su Rai 1. L'oncologa ha sottolineato come sia fondamentale l'alleanza tra medici, pazienti, media e istituzioni, ed ha illustrato le prossime iniziative in cantiere

La professoressa Rossana Berardi, Direttrice della Clinica di Oncologia Medica dell’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona- Università Politecnica delle Marche
La professoressa Rossana Berardi, Direttrice della Clinica di Oncologia Medica dell’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona- Università Politecnica delle Marche

Si è parlato di disinformazione nella puntata di Uno Mattina, andata in onda su Rai1 il primo maggio. Ospite del noto format televisivo la professoressa Rossana Berardi, Direttrice della Clinica di Oncologia Medica dell’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona- Università Politecnica delle Marche. Una battaglia, quella contro le fake news, che vede la professoressa Berardi impegnata in prima linea, sia nel ruolo di primario della struttura ospedaliera di Torrette, che di vicepresidente di Women For Oncology Italy, l’associazione nazionale che supporta le oncologhe nella loro professione.

A sinistra Benedetta Rinaldi e Franco Di Mare, a destra Rossana Berardi e Gentilina Recchi
A sinistra Benedetta Rinaldi e Franco Di Mare, a destra Rossana Berardi e Gentilina Recchi

«L’80 per cento dei pazienti oncologici consulta il web sulla propria malattia – ha spiegato la Berardi rispondendo alle domande dei giornalisti Franco Di Mare e Benedetta Rinaldi – è giusto che ciascuno cerchi più informazioni possibili sulla sua salute, ma il rapporto con lo specialista deve essere la strada maestra. Per questo chiediamo una quadruplice alleanza tra medici, pazienti, media ed istituzioni che devono fare la loro parte per contrastare questo fenomeno». La sanità marchigiana portata ad esempio come modello virtuoso, avvalorato anche dalla testimonianza in studio di Gentilina Recchi, paziente della Clinica Oncologica degli Ospedali Riuniti di Ancona, che ha raccontato la sua esperienza positiva con lo staff medico che l’ha seguita.

L'oncologa Rossana Berardi
L’oncologa Rossana Berardi

E proprio per contrastare la disinformazione in campo medico, che fra due settimane alla Clinica Oncologica degli Ospedali Riuniti, sarà inaugurato uno sportello anti fake news, dove i pazienti e i loro familiari potranno trovare chiarimenti e informazioni preziose. «Il martedì pomeriggio – spiega la professoressa Berardi – sarà presente allo sportello un medico che risponderà ai quesiti di pazienti e familiari, sia telefonicamente, sull’apposita linea dedicata, sia personalmente a quanti si recheranno fisicamente allo sportello». Le domande potranno essere indirizzate anche via mail e il colloquio con il medico potrà anche essere prenotato.

«L’iniziativa rientra nell’ambito del più ampio progetto di accoglienza – precisa la primaria – rivolto ai pazienti che afferiscono alla Clinica Oncologica. Qui potranno trovare informazioni su opportunità di cura, attività e iniziative, ma anche su degenza, organizzazione interna del reparto e sui vari sostegni economici, quali ad esempio quelli per il parcheggio o per l’acquisto delle parrucche».

Una battaglia molto importante quella contro le fake news, che nell’ambito della salute possono produrre conseguenze anche piuttosto serie. Argomento caldo, in questo periodo, come sottolinea la professoressa, quello dei regimi alimentari consigliati in oncologia. Numerose le pseudo diete suggerite, più o meno apertamente, tra queste le più in voga «quella del digiuno, che sarebbe da osservare il giorno precedente e quello successivo alla chemioterapia. Sono in corso degli studi, ma al momento – precisa la Berardi – non ci sono evidenze scientifiche che possano validare questo tipo di dieta». Stesso discorso per i regimi alimentari che escludono carboidrati o proteine: «questi approcci sono spesso ingannevoli – spiega Rossana Berardi – e le persone ci chiedono chiarimenti, come ad esempio anche riguardo alle pratiche complementari che prevedono l’utilizzo del bicarbonato o del limone. Il tema alimentare è molto sentito sia dai pazienti oncologici che dai loro familiari, ma i pazienti ci chiedono informazioni anche sull’esposizione agli agenti cancerogeni, o chiarimenti sui nuovi farmaci, per capire se possono essere utilizzati anche nel loro caso».
In questo senso lo sportello accoglienza si configura anche come un ulteriore momento informativo, un’opportunità in più, che gli oncologi possono riservare ai loro pazienti, in aggiunta a quello delle visite.

Con l’inaugurazione dello sportello, sulla pagina di Oncologia Marche saranno pubblicati i link ai siti istituzionali, dove sono stati aperti spazi contro le fake news: sul portale della FNOMCEO, Federazione Nazionale degli Ordini dei medici Chirurghi e degli Odontoiatri, è attiva la sezione “Dottore, ma è vero che…?”, mentre sul sito della Fondazione AIOM (Associazione Italiana Oncologia Medica) è stato aperto uno spazio dedicato alle fake news in ambito strettamente oncologico, “Tumore, ma è vero che…?”.
Contenuti che sulla pagina dell’Oncologia Marche saranno ampliati, anche sulla base delle richieste di chiarimenti e informazioni che arriveranno da pazienti e famiglie, fa sapere la Berardi.

In contemporanea all’inaugurazione dello sportello accoglienza e anti fake news, nella Clinica Oncologica di Torrette sarà inaugurata fra due settimane anche la “Meditation Room”, «una stanza accogliente e riservata – spiega la professoressa – dove i pazienti e i loro familiari potranno rilassarsi o avere colloqui di supporto con gli psicologi e i medici. Uno spazio confortevole che ricorda l’ambiente familiare, anche nella scelta degli arredi».

Associazione fondata dalla Berardi, una tra le più giovani donne primario italiane in oncologia, insieme ad altre otto colleghe, Women For Oncology Italy, ha in cantiere una serie di iniziative. Tra le più importanti, un corso per le oncologhe, che si terrà dal 21 al 28 luglio, organizzato in collaborazione con “We will care onlus”, un’associazione milanese che si rivolge a pazienti e caregivers. Una settimana a Caprera, dedicata alla vela, per combattere il burnout (stress lavorativo) di cui possono essere vittime le professioniste dell’oncologia, molto più dei loro colleghi uomini.

Previsto per il 7 novembre a Padova un convegno, successivo al congresso Europeo Esmo, European Society for Medical Oncology, che si terrà come di consueto nel mese di ottobre. «Sarà un momento di dialogo e confronto fra medici – sottolinea la Berardi – una giornata di aggiornamento dove gli opinion leader nazionali illustreranno le novità presentate al congresso europero».

 

 

 

 

 

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