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San Valentino, lo chef Luca Santini: «A tavola? L’importante sono le bollicine». Ecco la sua ricetta del dolce della passione

Il cuore rosso di San Valentino batte forte in tutte le coppie, giovani e meno giovani. Brinda e scopri la ricetta per sorprendere la tua metà, con i consigli del presidente dell’Unione dei Cuochi delle Marche

San Valentino, ristorante
(Foto da Pixabay di Sponchia)

ANCONA – A San Valentino, la festa degli innamorati, in tanti scelgono di festeggiare in coppia ai tavoli di un ristorante. E poco importa che sia di lusso o più abbordabile, un bistrot o un’osteria: alla fine, l’importante è mangiare bene. Insomma, il cuore di San Valentino batte forte in tutte le coppie, giovani e meno giovani. E quale migliore occasione per brindare al ristorante e trascorrere del tempo all’insegna della passione?

Passione – perché no – anche culinaria. D’altronde, le Marche sono l’unica regione ad essere declinata al plurale e il territorio è talmente variegato e ricco di tradizioni e prelibatezze che la scelta su cosa mettere tra i denti è quasi interminabile. «Il 14 febbraio è il giorno delle bollicine per eccellenza» ironizza Luca Santini, presidente dell’Unione dei Cuochi delle Marche. «Quando parlo di bollicine, mi riferisco a quelle bianche o rosate». Della serie: vanno bene tutte, l’importante è un cin-cin col bicchiere.

Luca Santini, presidente Unione Cuochi Marche

«Nelle Marche – prosegue Santini – ci sono tante cantine che lavorano molto bene. Ok alla bollicina classica, ma va bene anche la bollicina più facile e snella, ottenuta col metodo Matinotti», per intenderci.  

Ma bando ai tecnicismi: torniamo a tavola, perché è proprio nel giorno di San Valentino che spesso le giovani coppie si avvicinano – anche per la prima volta – a un ristorante. Basta guardarsi intorno per vedere che non ci sono solo 60enni al tavolo, ma anche 20enni, che – magari – scelgono pasti più light.

«ll 14 febbraio solitamente si tende a spendere qualcosa in più, perché non si va alla carta, ma si prende un menù più completo, di almeno 4 portate. Si inizia con un aperitivo di benvenuto, si passa allo starter (un antipasto), per andare poi al primo, al secondo e terminare con il dolce. Quindi, la spesa media – evidenzia Santini – un po’ sale». Bene i piatti di pesce per chi è sul mare, ma anche l’agnello e della buona carne per chi preferisce l’entroterra: «Nelle Marche, la qualità dei ristoranti è molto alta. Non sono io a dirlo, ma chi viene da fuori. E di questo sono molto soddisfatto».

Il dolce della passione, la ricetta di Luca Santini

Ma come sorprendere il (o la) partner ai fornelli? C’è davvero qualcosa di semplice e veloce per servire la rossa passione a tavola? «Vi svelo la ricetta del mio Dolce della passione».

Ingredienti per 10 persone
Gelato alla vaniglia kg 1
Riso croccante (rice krispies) gr 100

Per la spuma al Passion fruit – Ingredienti per un sifone da 500 ml
Panna Ml 570
Cioccolato bianco Gr 200
Frutto della passione (succo) Ml 100
Albume pastorizzato Gr 100

Per decorazione
Succo del frutto della passione
Pepe sichuan

Procedimento

Far fondere il cioccolato con 170 ml di panna al microonde o a bagno maria. Aggiungere il succo del frutto della passione, l’albume pastorizzato e la restante panna, girando con una frusta. Riempire il sifone e caricare con due cartucce.

Composizione

In un bicchiere, mettere sul fondo due palline di gelato alla vaniglia, aggiungere del riso croccante e coprire con la spuma al passion fruit. Decorare con alcune gocce di succo del frutto della passione e del pepe di sichuan macinato al momento.

Ricetta di Luca Santini
Presidente dell’Unione Regionale Cuochi Marche
Docente presso l’IIS A. Panzini
Consuente presso l’Hotel Turistica di Senigallia

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