ANCONA – Il convegno sulla mobilità di Ancona, promosso dall’associazione Vista Mare e svoltosi sabato 16 novembre, è stato l’occasione per riflettere sulla possibilità di riaprire la stazione marittima. L’amministratore delegato di Aerdorica, l’ingegnere Carmine Bassetti, ha evidenziato come si possa ripristinare con utilità la linea ferroviaria smantellata, che dalla stazione centrale porta alla stazione marittima.
Cavalca questa ipotesi Francesco Rubini, capogruppo del movimento civico politico Altra Idea di Città: «Dopo anni di bugie, la verità sulla stazione marittima sta finalmente emergendo dando ragione a chi, come noi, fin da subito si è battuto contro la sua chiusura voluta da Comune e Autorità Portuale», ha detto. «Il progetto di riapertura palesato dall’amministratore delegato di Aerodorica Carmine Bassetti, e sostenuto da Vista Mare, conferma quanto affermato dai tanti che in questi anni si sono battuti contro la cancellazione della stazione marittima: il collegamento ferroviario sulla costa a nord di Ancona può avere una importanza strategica per riconnettere il capoluogo e il suo porto con l’hinterland e l’aeroporto. Un collegamento eco-sostenibile, uno strumento importante per sperimentare una viabilità che provi ad interrompere la totale dipendenza di questa città dal trasporto su gomma, inquinante e pericoloso».
Rubini rilancia: «Non solo la stazione marittima si può e si deve riaprire, ma può essere messa al centro di un progetto di rilancio del porto e della città anche in chiave turistico-attrattiva; un progetto di mobilità su ferro capace di realizzare la famosa metropolitana di superficie che già dai primi anni 2000 avrebbe dovuto connettere il nord ed il sud di Ancona. Le stazioni ci sono già (Ikea, Aspio, Marittima, Torrette, Areoporto), i binari pure: che aspettiamo ancora?».
