Ancona-Osimo

Ruba l’auto allo zio per andare a votare, arrestata una 48enne

La donna è finita in manette ieri sera. Nel pomeriggio aveva preso la vettura del parente, ad Ancona, per raggiungere il seggio nella frazione di Cassiano, a Montemarciano. L'uomo, un 75enne ha chiamato i carabinieri

Tribunale di Ancona

MONTEMARCIANO – Voleva andare a votare e tornare a casa ma lo zio si sarebbe rifiutato di darle l’auto. Al terzo rifiuto ha lasciato l’abitazione e una volta scesa di sotto ha messo in moto e se ne è andata con il veicolo, una Fiat Punto. Arrestata per furto una 48enne anconetana, già nota alle forze dell’ordine. La donna, ieri pomeriggio, si trovava a casa dello zio, un 75enne, ad Ancona, in via Marchetti. In mattinata aveva raggiunto il capoluogo dorico accompagnata da un amico ed era poi passata a trovare lo zio.

I due avrebbero fatto anche un giro in auto per poi tornare nell’abitazione. Attorno alle 19 la 48enne voleva tornare a casa sua, nella frazione di Cassiano, perché doveva ancora votare. Essendo a piedi ha chiesto allo zio se l’accompagnava ma il parente si sarebbe rifiutato. La 48enne allora ha chiesto all’uomo di prestarle l’auto ma anche qui avrebbe ricevuto un no. Ha ritentato per la terza volta, sempre con esito negativo. All’interno della vettura avrebbe dimenticato il portafoglio così ha preso le chiavi della Punto per andare a recuperarlo. E’ stato in quel frangete che ha messo in moto il veicolo andando via. Lo zio, sentito il rumore della serranda del garage, si è accorto del furto e ha chiamato i carabinieri per fare denuncia.

La 48enne nel frattempo ha raggiunto il seggio elettorale, ha votato ed è tornata a casa nella frazione preparandosi per andare a dormire. Poco dopo hanno suonato i carabinieri alla sua porta che l’hanno arrestata per furto. Questa mattina l’arresto è stato convalidato, al tribunale di Ancona, ma la donna, difesa dall’avvocato Annalisa Losacco, è stata rimessa in libertà fino al giorno del processo. Chiesti i termini a difesa. Il pm Giovanni Centini aveva chiesto, come misura restrittiva, il divieto di avvicinamento allo zio, ma il giudice Francesca De Palma non lo ha accolto.

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