Ancona-Osimo

Ritiro ingombranti ad Ancona, Diomedi (M5S): «Tempi lunghi, i cittadini aspettano un mese e mezzo»

Alla denuncia del capogruppo dei Pentestellati risponde l'assessore Polenta. Che dice: «Il servizio effettuato da AnconAmbiente migliorerà. Da ottobre è stata aggiunta una terza squadra»

Ingresso del Centro di raccolta di Posatora (Foto; AnconAmbiente)
Ingresso del Centro di raccolta di Posatora (Foto; AnconAmbiente)

ANCONA – «Il ritiro di ingombranti da parte di AnconAmbiente è poco efficiente. I tempi sono estremamente lunghi, tra la prenotazione e la data del ritiro decorre almeno un mese e mezzo». È la denuncia del capogruppo del M5S Daniela Diomedi, che lamenta «l’inefficenza» del servizio “Passa a prendermi“.  

Daniela Diomedi

La consigliera comunale spiega che «questo servizio di AnconAmbiente consente di prenotare con un sms il servizio di ritiro gratuito di ingombranti, sfalci e potature e big bag a domicilio. Addirittura “con un semplice sms si può contattare l’azienda e con un modo (definito) pratico e veloce”, che consentirebbe non solo di eliminare gli eventuali tempi di attesa al telefono, ma anche di “ottimizzare il coordinamento della gestione ritiri sul territorio”.

Nella descrizione del servizio pubblicata sul sito di AnconAmbiente si legge che dopo l’invio del messaggio, “sarà un operatore di AnconAmbiente a contattare il mittente per concordare, secondo la disponibilità dell’azienda e sulla base delle richieste da evadere, i modi e i tempi del ritiro”. Il servizio reso però è concretamente poco efficiente, i tempi del ritiro sono troppo lunghi».  

Michele Polenta

«Riguardo ai servizi di AnconAmbiente – ha risposto Michele Polenta, assessore all’Ambiente, durante la seduta del consiglio comunale – stiamo lavorando per migliorarli. Per quanto riguarda “Passa a prendermi”, fino al mese di settembre il servizio è stato effettuato da due squadre, formate ognuna da due operatori, una dalle 12.30 alle 18.50, l’altra dalle 6 alle 9 di mattina, per un totale di 30 ritiri al giorno. Dal mese di ottobre è stata aggiunta un’ulteriore squadra, dalle 12.30 alle 18.50, pertanto ora i mezzi che girano sono tre, con un aumento da 30 a 50 ritiri al giorno. Questa implementazione permetterà di diminuire i tempi di attesa e tra la prenotazione e la data del ritiro passeranno massimo 15 giorni. Chiaramente questo servizio è esclusivamente rivolto a chi non può conferire direttamente i rifiuti ai Centri di raccolta di via del Commercio e a Posatora. Stiamo lavorando anche per agevolare il conferimento degli ingombranti ai Centri di raccolta, in modo da diminuire la richiesta di ritiro a domicilio».  

Diomedi ha anche chiesto «in base a quale norma sarebbe inibito al conferitore (privato cittadino) che si organizza da sé l’accesso al Centrambiente, laddove non proprietario del veicolo utilizzato per il trasporto dei beni da smaltire». L’assessore Polenta ha spiegato che «anche questo è oggetto di una rivalutazione, ma non si devono dimenticare due fattori principali. Il primo è che se un trasporto non viene effettuato attraverso un proprio mezzo, quel mezzo che trasporta materiale di altre persone, deve essere iscritto a livello di circolazione su strada come trasporto per conto terzi, altrimenti si andrebbe incontro a delle problematiche a livello legislativo e del Codice della strada. L’altro obbligo, previsto dal decreto legislativo 152/2006, è che i conferimenti dei rifiuti possono essere fatti esclusivamente da imprese che hanno i requisiti per poter smaltire i rifiuti. Chiaramente c’è il cittadino che si fa prestare o noleggia un mezzo, ma va contro a queste due prescrizioni fondamentali. Comunque approfondiremo l’argomento, perché l’intenzione dell’amministrazione è migliorare tutte le attività di AnconAmbiente rivolte ai cittadini».  

«Solo ad Ancona – ha replicato Diomedi – è necessario che ci sia un terzo che provveda allo smaltimento. Vi invito a modificare questa strana procedura che vige solo nel capoluogo dorico. Inoltre il Centro di raccolta di Posatora funziona molto bene, a differenza di quello di via del Commercio che non è efficiente».  

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