Ancona-Osimo

Ristoranti senza personale, da Ancona a Numana si fatica a tenere in piedi tutti i servizi

Il settore della ristorazione in affanno. In piena stagione manca ancora personale e i ristoranti sono costretti a perdere turni e servizi

ANCONA – L’emorragia di personale stagionale continua. L’estate è cominciata da un pezzo, ma gli operatori della ristorazione soffrono ancora la mancanza di figure per completare l’organico. E in alcuni casi, seppure in estremo ritardo rispetto agli altri anni, c’è chi pubblica ancora gli annunci di selezione. Stavolta è toccato a Mauro Castellani, titolare dell’Opera Nova della Marca, che sul suo profilo Facebook ha postato un annuncio di ricerca personale extra per i weekend. 

Il problema

Una situazione comune lungo tutta la riviera. C’è chi ha dovuto sopprimere i turni di servizio. Chi si è trovato costretto a ridurre il numero di coperti. «Il problema è comune in tutto il nostro settore – afferma Castellani – i ragazzi non vogliono più lavorare durante i fine settimana». Infatti il ristoratore si è trovato d’improvviso scoperto nel bel mezzo della stagione perché è stato mollato su due piedi da un dipendente che ha preferito andare a lavorare per un’azienda che garantisce weekend liberi. 

«Da quando ho pubblicato l’annuncio si è presentata una sola persona – racconta Castellani – un muratore di 46 anni». Ciò a conferma del fatto che i più giovani, in linea di massima, preferiscono orientarsi su altri settori. E gli unici che decidono di mettersi in gioco nella ristorazione sono figure alle prime armi, senza alcuna esperienza. 

I turni soppressi

Per la prima volta gli operatori si trovano nella condizione di dover sopprimere i turni di servizio. Ha fatto scalpore quando ad inizio stagione lo chef Moreno Cedroni ha annunciato che al Clandestino Sushi Bar di Portonovo non avrebbe più effettuato servizio di colazione e bar per mancanza di personale. «Noi abbiamo dovuto tagliare il serale, dalle 9 alle 2» afferma Francesco Marabini, titolare del Chioschetto sul lungomare di Numana. E poco distante, al ristorante dello stabilimento balneare Eugenio, il titolare Samuele Bandiera è stato costretto a ridurre il numero di coperti. «Le prenotazioni si concentrano tutte nel weekend – dice il ristoratore -, ma non possiamo lavorare a pieno regime come una volta. Quindi prendiamo meno gente, per un calo di fatturato stagionale che si aggira intorno al 20%». 

Gli studenti universitari

Rispetto agli altri anni, a detta degli esercenti, viene a mancare una fascia ben precisa di lavoratori stagionali: quella degli studenti universitari. «Fino a qualche anno fa disponevamo di una rosa di collaboratori molto ampia – spiega Michele Zannini, titolare del Caffè Giuliani – adesso queste figure non ci sono più». Va un po’ meglio con i minorenni, ma per legge non possono lavorare oltre le 22. Quindi potrebbero essere impiegati solo per i turni di giorno. «Ma oltre ad essere senza esperienza, sono anche poco ligi al dovere – ribatte Bandiera – arrivano in ritardo sul posto di lavoro e si stancano subito. La stagione la porteremo a casa comunque, ma con una fatica estrema». 

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