Ancona-Osimo

Carburante alle stelle, il metano sfiora i 5 euro. Federconsumatori Marche: «Pioggia di segnalazioni anche per le bollette»

Federconsumatori lancia l'allarme sui rincari energetici e di carburante che stanno colpendo famiglie, imprese ed esercizi commerciali. Metano alle stelle

Distributore metano (immagine tratta dal gruppo Facebook "Sei de Ancona se...", di Michael Bronzi)

ANCONA – «Riceviamo una pioggia di segnalazioni da parte di famiglie, imprese ed esercenti in difficoltà per i rincari alla bolletta della luce e del gas». Lo fa sapere Patrizia Massaccesi, presidente regionale Federconsumatori Marche. Dopo le prime stangate arrivate con la bolletta dell’energia elettrica e del metano, i cui costi «sono raddoppiati», la crisi tra Ucraina e Russia «preoccupa per il rischio di ulteriori rincari che certamente andranno a gravare ulteriormente sulle famiglie e sulle imprese»

Il rischio è che ai rincari scaturiti dalla crisi pandemica si vadano ad aggiungere quelli legati alla guerra, i cui «primi effetti cominciano già a farsi sentire» con il prezzo del carburante che negli ultimi giorni è schizzato alle stelle. «In poco meno di una settimana il prezzo della benzina senza piombo è passato da 1,70 euro a 2,20 euro al litro. Piove benzina sul fuoco è proprio il caso di dirlo».

Il prezzo del carburante nell’anconetano

Rincari che lasciano basiti i consumatori e che interessano non solo la benzina, ma anche diesel che supera i 2 euro al litro e soprattutto il metano che ha raggiunto prezzi vertiginosi, tanto da sfiorare, anche ad Ancona, in alcuni distributori i 5 euro (in altri oltrepassa i 2 euro). «Costi che incidono drammaticamente sulla capacità di spesa delle famiglie» in un circolo vizioso che «si ripercuote come effetto domino su tutto il mondo del consumo. Basta vedere le manifestazioni dei pescatori afflitti dal rincaro del gasolio i cui margini di profitto si sono ridotti al lumicino».

Gli aumenti di prezzo dei carburanti si stanno riflettendo anche sul carrello della spesa il cui costo «è cresciuto del 30% nelle ultime settimane». Un quadro nel quale per una certa quota «potrebbe incidere anche la speculazione dei mercati» e che preoccupa fortemente l’associazione dei consumatori per le ripercussioni sul quadro economico marchigiano, più esposto di altre regioni con il mercato russo in termini di import ma anche di export (calzaturiero, mobile, pelletterie, apparecchi elettrici).

«Le famiglie sono in grande difficoltà – aggiunge – specie quelle numerose, ma anche gli anziani, specie quelli con pensioni basse, i quali ci raccontano di accendere pochissimo il riscaldamento e di ovviare a questa situazione di rincari, trascorrendo le giornate sul divano, riparati dalle coperte, per non sentire la morsa del freddo: ci dicono o mangio o pago le bollette. Ma tante segnalazioni le riceviamo anche dalle imprese, dai negozi e soprattutto dagli esercenti, specie dai bar».

Un nodo sul quale l’associazione sta intervenendo con la rateizzazione delle bollette in accordo con alcuni gestori, una misura utile, anche se tampone dal momento che le bollette arrivano ogni due mesi, come fa notare anche Federconsumatori, che invoca un intervento del governo centrale.

«Anche se il governo è già intervenuto ed ha assicurato che interverrà ancora – osserva – questo quadro ci preoccupa moltissimo. Occorre che gli interventi già adottati a livello nazionale divengano strutturali e che la comunità europea agisca per risolvere il conflitto fra Russia e Ucraina con la diplomazia».

Tra le criticità evidenziate da Federconsumatori anche «il rischio che non si riescano ad utilizzare i fondi del Pnrr per la transizione ecologica perché le imprese, con i rincari in corso, preferiscono non accettare lavori, chi perché già impegnato con i lavori legati al Superbonus 110%, chi perché teme di non riuscire più a rientrare nel preventivo iniziale, abbiamo già segnalazioni di questo tipo».

«Il quadro di instabilità economica che caratterizza questa fase, segnata dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina – conclude – ci immobilizza. Per questo chiediamo al governo interventi urgenti per evitare una ricaduta generalizzata sui consumi».

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