Ancona-Osimo

Ancona, riapre il Cinema Italia: «Così portiamo il pubblico in sala e abbattiamo i pregiudizi»

L’inaugurazione dell’ultima sala anni ’50 di corso Carlo Alberto. Giovedì 28 ottobre in programmazione Freaks Out, di Mainetti. «Pensiamo di coinvolgere i più piccoli con i cartoni animati e di dialogare con le comunità multietniche»

I nuovi gestori del Cinema Italia, Chiara Malerba e Francesco Nocciolino

ANCONA – Città euforica per la riapertura del Cinema Italia, con una nuova gestione. La sfida è quella di Chiara Malerba e Francesco Nocciolino, già gestori del Cinema Azzurro di via Tagliamento. L’inaugurazione della storica sala anconetana è avvenuta ieri (26 ottobre), alle 20. Un rinfresco, seguito, alle 21, dalla prima proiezione, a cui ha partecipato la cittadinanza, felice di veder restituita una parte importante del rione del Piano.

Il CineTeatro Italia si trova in corso Carlo Alberto, 77. La sala conta 629 posti: l’edificio, di proprietà dei Salesiani, che lo hanno gestito a lungo, era poi passato (per la gestione) a un privato, fino alla recente chiusura. «Da tempo pensavamo di ampliare – spiega Chiara Malerba. Questa è stata un’occasione che abbiamo colto al volo, anche perché io e Francesco – scherza – non sapremmo fare altro e ci sembrava importante ricostruire un’identità di questa sala. Sì, sarà un lavoro in salita, ma è una sfida che ci piace».

La capienza al 100% gioca a favore dei cinema, benché ultimamente le piattaforme digitali stiano conquistando parte del mercato cinematografico. «Però – evidenzia Malerba – vedere un film dal pc di casa non è la stessa cosa dal vederlo in sala. Vuoi mettere la concentrazione che c’è al cinema? Io, ad esempio, quando vedo un film a casa lo stoppo, mi distraggo, mi alzo. Insomma, al cinema scegli il film, esci di casa, incontri gente, ti emozioni con gli altri, ci ridi, ci piangi. Ma sapete quante volte io, in sala, ho preso a ridere solo per il fatto di aver sentito le risate altrui? È il bello della visione condivisa. Sono il luogo e le immagini a fare il cinema».

L’ingresso del Cinema Teatro Italia, in corso Carlo Alberto n. 77

«Il Cinema Italia pare risalga agli anni ’50 ed è quindi una delle sale più antiche della città» – sottolinea Francesco Nocciolino. «Le vecchie sale non ci sono più: pensiamo all’Alhambra, al Coppi, all’ex Salotto (poi Mr. Oz) e al Goldoni, il più vecchio, ideato a fine ‘800 come teatro. Insomma, il Cinema Italia è l’ultimo baluardo delle sale di una volta. Quando la gente ha saputo che avremmo riaperto – continua Nocciolino – si affacciava chiedendo quando sarebbe stata la prima proiezione. E mi riferisco soprattutto a gente anziana. Infatti, per le persone di una certa età, che sono gli storici residenti del rione, il Cinema Italia rappresenta un pezzo di vita ed è parte del panorama del quartiere, un po’ come la Chiesa o la gelateria».

Vasta la programmazione, che sarà «più pop del CinemAzzurro – fa notare Nocciolino. Pellicole meno arzigogolate, sì, ma sempre film di un certo livello, dando spunti più impegnati e ricercando il pubblico della zona. Certo, capiterà di proporre lo stesso film sia all’Azzurro sia all’Italia, cosicché che i residenti del Piano non siano costretti a venire al Passetto o viceversa».

Interessante, poi, i progetti sul fronte della multiculturalità: «Il Piano non è lo stesso quartiere degli anni passati – osserva Nocciolino. È una parte della città che è cambiata e noi tenteremo, con l’aiuto dell’Opera salesiana, di intavolare un dialogo con le varie culture, magari proponendo pure film dei loro Paesi. Altrove già lo si fa con l’ausilio delle rispettive ambasciate. Ecco, ci piacerebbe abbattere qualche pregiudizio su questo quartiere multietnico».

I nuovi gestori del Cinema Teatro Italia, Chiara Malerba e Francesco Nocciolino

Non solo film per adulti, però, perché ad essere coinvolti saranno persino i più piccoli: «Ci sono molti ragazzini, al Piano. Coloro che provengono da famiglie originarie dell’estero, talvolta, aiutano i genitori a comprendere l’italiano e i piccoli, che sono italiani a tutti gli effetti, potrebbero essere nostri spettatori». Quindi, bene cartoni animati e prodotti per ragazzi.

Eccola, una delle ricette per far rinascere la cultura cittadina. Mentre tutti chiudono, c’è chi scommette e apre. D’altronde, per dirla con una citazione, una cosa è davvero impossibile fino a quando c’è qualcuno che non lo sa e la fa.

Ieri è stata proiettata la pellicola restaurata di «Effetto Notte», di François Truffaut. Domani (28 ottobre), ad esempio, va «Freaks Out» di Gabriele Mainetti, attore e regista, astro nascente del cinema di evasione italiano. I biglietti costeranno 6 euro (il ridotto, 5 euro, per under 18, studenti e over 65).

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