Ancona-Osimo

Ancona, residenti infuriati: «Guardate com’è ridotta via Almagià. Sembra bombardata»

La denuncia di alcuni residenti tra via De Gasperi e il quartiere di Vallemiano: «Le buche, fino a poco fa, qui, erano tantissime. Le hanno solo rattoppate, ma così è un obbrobrio»

Via Almagià tra buche e crateri tappati con una distesa di catrame

ANCONA – Via Edoardo Almagià, asfalto groviera. Insorgono i residenti: «Ci sentiamo abbandonati, non si può avere una strada ridotta così». Gli abitanti della strada da cui si accede da via Alcide De Gasperi sono sul piede di guerra.

Noi andiamo a verificare lo stato dei luoghi ed effettivamente, dai balconi delle palazzine sopra Vallemiano, notiamo una strada che sembra bombardata: «Ma via Almagià – si domandano ironicamente i residenti – è compresa nel territorio del Comune di Ancona, o no? Cioè, fa parte di Ancona? No, perché guardi com’è ridotta».

Ad evidenziare il problema è una donna, che risiede nella via da anni. Anche alcuni negozianti alzano la voce, stanchi della «poca manutenzione della strada e dell’intero quartiere: «Le buche, fino a poco fa, qui, erano tantissime. E pensare che questa via è ultra frequentata, dato che c’è uno dei più importanti centri fisioterapici in cui va mezza Ancona».

E ancora: «Com’è possibile – si domanda un’abitante dal balcone di casa – che una via sia ridotta in questo modo? Noi residenti abbiamo fatto una valanga di segnalazioni, negli anni, al Comune. L’Amministrazione si è mossa circa tre settimane fa, tappando le buche qua e là. Ma è un obbrobrio – sbotta – Non si può guardare, è una cosa indecente. La strada va rifatta tutta, non rattoppata a pezzi e bocconi. La situazione asfalti, ad Ancona, è assurda. Non esistono strade messe così male in altre città».

Percorrere questa strada con automobile o motorino è un’impresa: «C’è gente che ha difficoltà a deambulare e che ogni giorno arriva qua, in via Almagià, per fare fisioterapia. Pensi lei cosa significa per chi ha problemi alla schiena, per esempio, trovarsi una strada in questo stato».

«Siamo completamente dimenticati – fa un esercente – Qui dietro, da quanto mi risulta, abiterebbe un consigliere comunale della nuova giunta. Che lui non sappia com’è ridotto il nostro quartiere? Siamo allo sbando – prosegue – Per non parlare del centro sportivo che si trova sotto le nostre case. La gente gioca a pallone fino a notte fonda, il centro sportivo comunale chiude a mezzanotte e gli schiamazzi continuano per ore. Mi chiedo se tutto ciò sia normale e accettabile in un rione residenziale che un tempo era abbastanza signorile e ben visto».   

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