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La Regione Marche presente al Salone del Libro di Torino

L’assessore regionale alla Cultura Giorgia Latini: «Abbiamo voluto affiancare al difficile e prezioso lavoro degli editori alcune delle attività strategiche della Regione»

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Foto di Eli Digital Creative da Pixabay

La Regione Marche, con il suo patrimonio straordinario di cultura e bellezza, partecipa, come da tradizione, al Salone Internazionale del Libro di Torino, alla sua 34^ edizione. Dal 19 al 23 maggio, Giunta e Consiglio regionale presenteranno un programma ricco di eventi e iniziative che metterà in luce il panorama culturale ed editoriale del territorio. Allacciandosi al tema del salone “Cuori Selvaggi” in nome “dell’amicizia, della pace tra i popoli, del dialogo e dell’amore per la cultura”, le Marche degli antichi borghi, dei teatri, delle storie e tradizioni millenarie, dei festival itineranti, dei personaggi che hanno fatto la storia, si presentano a Torino per raccontare le attività culturali e mostrare le novità editoriali marchigiane.

«Abbiamo voluto affiancare al difficile e prezioso lavoro degli editori alcune delle attività strategiche della Regione – dice l’assessore regionale alla Cultura Giorgia Latini -. Dal percorso di valorizzazione dei teatri marchigiani a quello dei borghi, con l’approvazione di una legge regionale ad hoc, al Festival multidisciplinare Marchestorie, che rafforza le identità dei territori attraverso il racconto scritto, letto e recitato. Poi le celebrazioni dei grandi personaggi, in particolare, per questo 2022, dei 600 anni dalla nascita di Federico da Montefeltro Duca di Urbino». Se il Salone del libro, aggiunge l’assessore «è uno spaccato della produzione culturale nel nostro Paese e una dimostrazione, anche quantitativa, del ruolo che la cultura ha nell’individuare il ‘cuore’ o i ‘cuori’ della nostra società, cioè i centri da cui si dirama sangue vitale, credo che proprio quest’ultimo esempio interpreti perfettamente il mandato. Dallo studiolo del Duca di Urbino, uno dei luoghi da cui parte e si diffonde la vasta eco del Rinascimento e nelle cui pareti campeggiano studiosi e intellettuali, riceviamo infatti l’indicazione che è solo il mondo culturale a potersi intestare, oggi come ieri, ogni vero e profondo cambiamento. Si tratta allora e innanzitutto di fare memoria. E il libro, questa tecnologia così magica e apparentemente così semplice, è uno dei nostri più forti alleati».

«Dopo la lunga pausa determinata dalla pandemia e l’edizione straordinaria dello scorso ottobre – dichiara il presidente del Consiglio regionale, Dino Latini – il Salone del libro torna al suo consueto appuntamento primaverile, proponendo un corposo programma di iniziative. Non poteva mancare lo stand allestito da Giunta e Consiglio regionale che nell’ultimo periodo hanno inteso dare ampio spazio alla cultura, alla tradizione, alla valorizzazione del territorio, anche grazie ad un’importante produzione libraria che da sempre caratterizza le Marche. L’Assemblea legislativa continua a raccogliere episodi inediti della storia regionale, riflessioni e percorsi di conoscenza dei luoghi attraverso la collana dei ‘Quaderni del Consiglio regionale’ ed altre iniziative che hanno permesso di allargare il confronto con nuovi autori. I libri costituiscono un patrimonio inestimabile che va alimentato, diffuso, trasmesso. Il Salone di Torino ci offre un’ulteriore opportunità che continueremo a raccogliere, certi anche della qualità delle proposte che le Marche possono proporre al grande pubblico. E ci piace condividere l’idea alla base del tema scelto ‘Cuori selvaggi’, che sta a significare, in un momento di grandi incertezze, la volontà di scoprire nuovi orizzonti e grandi libertà».

Il Salone del Libro di Torino ospita ogni anno oltre mille editori, dai grandi gruppi agli indipendenti, in un percorso espositivo di 63.000 mq lungo quattro padiglioni. Dalla letteratura alla filosofia, dalla scienza all’arte, dal giornalismo alla religione, dal cinema alla musica: ogni anno si danno appuntamento al Salone personalità della cultura interessanti a livello globale. Dentro al Lingotto, quasi quaranta sale per un programma che conta più di 1200 appuntamenti.

Lo stand della Regione Marche, di 110 metri quadrati al padiglione 1 (E09 – D10) del Salone, è allestito con una scenografia che rappresenta il teatro, nella cornice la scritta ‘Marche regione dei teatri’ e affascinanti immagini dei teatri storici. Ci sono inoltre desk per gli editori e un’area espositiva per l’Associazione di piccoli editori.

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