Ancona-Osimo

Ad Ancona la Regata per la vita, a vele spiegate contro il tumore al seno

L'iniziativa, svoltasi tra Senigallia e Marina Dorica e promossa dalla Clinica oncologica di Torrette, ha raccolto 2.640 euro. Vincitore assoluto Enfant Terrible, con a bordo gli assi della vela Alberto e Claudia Rossi e la campionessa mondiale di windsurf Giorgia Speciale. L'ideatrice dell'evento, la professoressa Rossana Berardi: «Cercheremo di realizzare la base di una piattaforma informatica per il teleconsulto»

Le Dragonesse a bordo della Dragon Boat
Le Dragonesse a bordo della Dragon Boat

ANCONA – L’oncologia degli Ospedali Riuniti di Ancona a vele spiegate contro il cancro al seno perché il tumore si combatte anche con lo sport. È questo il messaggio lanciato ieri, 21 luglio, da “La Regata per la Vita“, l’iniziativa giunta quest’anno alla sua seconda edizione, promossa dalla Clinica Oncologica degli Ospedali Riuniti di Ancona – Università Politecnica delle Marche insieme a Marina Dorica e Club Nautico di Senigallia, in collaborazione con la Federazione Italiana Vela Marche, la Lega Navale di Falconara, Marcangola, la rete di associazioni di volontariato attive in ambito oncologico e la Fondazione Ospedali Riuniti di Ancona Onlus. Obiettivo sensibilizzare sulle patologie oncologiche, che registrano numeri in crescita anche nelle Marche e raccogliere fondi per sostenere le iniziative della Marcangola. Ideatrice dell’evento, la vulcanica professoressa Rossana Berardi, primario della Clinica Oncologica di Torrette.

La professoressa Berardi tiene in mano l’assegno con l’importo raccolto alla seconda edizione de La Regata per la vita

Tra gli equipaggi che si sono dati appuntamento a Senigallia per la regata benefica anche le Dragonesse, un gruppo di donne operate al seno ed ex pazienti della Pink Room di Torrette che hanno partecipato a bordo della Dragon Boat, la caratteristica imbarcazione a remi. Nel pomeriggio l’arrivo ad Ancona, a Marina Dorica dove si è tenuta la premiazione.

Numerose le autorità civili e militari presenti, sostegno alla manifestazione anche da parte della campionessa mondiale di windsurf Giorgia Speciale e dagli assi della vela Claudia e Alberto Rossi.
La partenza delle Dragonesse a Senigallia

Quest’anno la manifestazione di solidarietà ha raccolto 2.640 euro che verranno impiegati in progetti promossi con la Marcangola:«Cercheremo di realizzare la base di una piattaforma informatica per il teleconsulto – ha annunciato la professoressa Berardi -, un primo mattone di quello che è il cancer center network a cui tutti aspiriamo».

«La Regata per la vita è la riprova che ci stiamo finalmente aprendo – ha spiegato il direttore generale degli Ospedali Riuniti di Ancona, Michele Caporossi -. Una delle parole chiave del nostro piano strategico era aprirsi. Significa orientarsi ai bisogni di pazienti e non solo ai bisogni degli operatori che vengono dopo quelli dei pazienti. Questa che si annovera fra le tante iniziative di apertura che l’Azienda sta facendo, e non solo in oncologia, è un forte volano per condurci verso un’apertura ancora maggiore. Mi immagino un futuro dove i comitati di partecipazione e le associazioni come la Marcangola possano veramente farci ancor di più delle proposte che poi possano sfociare nella programmazione e nell’organizzazione dell’Azienda. Il senso va ben al di là di quello che è stato un bellissimo momento di carattere sportivo».

Il team di Enfant Terrible vincitore assoluto. A bordo Giorgia Speciale e Claudia e Alberto Rossi

«Una seconda edizione di successo e il fatto che sia cresciuta come manifestazione è molto importante – ha commentato il presidente regionale Luca Ceriscioli -. Il segno è il momento sportivo e il significato che ha, la vicinanza con un’esperienza significativa, quella delle Dragonesse, donne che sanno reagire alla malattia con grande energia e grande forza. È il segno di una comunità che si tiene unita alle persone che hanno bisogno ed è un modo di vedere la sanità non solo come strutture e servizi, ma soprattutto come persone che si rivolgono a noi con le loro necessità e vanno considerate nella loro completezza».

Il presidente della IV Commissione Sanità regionale, Fabrizio Volpini, ha posto l’accento sulla solidarietà nei confronti dei malati oncologici: «La forza innovativa della manifestazione è quella di coinvolgere il volontariato e fare rete non solo tra professionisti. L’associazionismo ha grande importanza per le scelte politiche sanitarie perché rappresenta la voce dei pazienti e delle loro famiglie».

Le Dragonesse

La presidente della Fondazione Ospedali Riuniti onlus, Marisa Carnevali, ha ricordato la partecipazione delle Dragonesse al terzo torneo nazionale di Dragon Boat a Treviso, tenutosi a fine giugno, dove hanno affrontato 13 squadre e oltre 300 donne operate al seno. «Il nostro obiettivo – ha annunciato la Carnevali – è quello di allargare l’equipaggio, un gruppo di sole donne operate al seno e un altro misto con la partecipazione anche di supporters (donne sane). Continueremo gli allenamenti alla Lega Navale di Falconara».

GLI EQUIPAGGI PREMIATI

Nel raggruppamento 1, barche da 6,50 a 8 metri, si è piazzato al primo posto l’equipaggio Bravi Full Pelt, seguito da Liberi di Buoni Costumi e Fastabé.

Nel secondo raggruppamento che ha visto gareggiare le barche da 8 a 10 metri si è piazzato in vetta al podio il team Andelstanken, seguito da Orzelli e Ketos.

Interceptor si è aggiudicato il primo posto nel terzo raggruppamento dove si sono sfidate imbarcazioni da 10 a 12 metri. Secondo Ecstasy e terzo Diavolone.

Infine, nel quarto raggruppamento dove hanno partecipato imbarcazioni oltre i 12 metri, ha vinto Enfant Terrible, che è risultato anche vincitore assoluto de La Regata per la vita. A bordo un team d’eccezione, costituito dagli assi della vela Alberto e Claudia Rossi, e dalla campionessa mondiale di windsurf Giorgia Speciale. Al secondo posto Stardust e terzo classificato Soave Dance.

 

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