Ancona-Osimo

Ancona, una rastrelliera in tribunale per andare al lavoro in bici

I dipendenti chiedono una rastrelliera per le bici. Le rsu hanno scritto alla presidente. «È contro il caro carburante e la pandemia»

Il tribunale di Ancona

ANCONA – Al lavoro si potrebbe andare anche in bici, soprattutto adesso in tempi di caro carburante e pandemia. Per questo le rsu del tribunale di Ancona hanno scritto alla presidente di Palazzo di Giustizia, per chiedere una rastrelliera da mettere al piano terra, nell’androne, in modo da parcheggiarci biciclette e monopattini elettrici. I due mezzi sarebbero comodi per chi, arrivando ad esempio in treno, volesse raggiungere il tribunale senza prendere il bus ed evitando così di spostarsi in auto.

La richiesta è stata firmata da quattro rappresentanti delle rsu: Carlo Nucci, Loretta Brocchini, Alessandro Mondavi e Riccardo Minardi.

«La guerra inciderà sulle risorse energetiche – hanno scritto nella richiesta – mentre il Covid-19 ha inciso anche sulle libertà individuali e di movimento». I lavoratori del tribunale ogni giorno prendono il mezzo pubblico per arrivare in ufficio è proprio nella calca dei bus il rischio contagio per il virus che ancora circola c’è. La maggio parte del personale inoltre non può contare su parcheggi riservati. La rastrelliera potrebbe essere messa internamente e movibile in caso di necessità. Le rsu hanno anche chiesto che il tribunale si attivi con il Comune per sollecitare il completamento della pista ciclabile che collega la stazione con il centro, passando per gli Archi, corso Garibaldi e il viale della Vittoria «rendendo più agevole l’utilizzo delle due ruote».

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