Ancona-Osimo

Rapina e “pizzo” al negoziante, arrestati padre e figlio

Sono due rom, fratello e zio del 48enne finito in manette ad agosto dopo che aveva rotto il naso ad un fruttivendolo. Sono accusati anche di lesioni personali pluriaggravate e tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso

Il cittadino di origine rom arrestato

FALCONARA – Prima gli rubano 20 bottiglie di birra poi gli chiedono soldi per non creare problemi all’attività ed infine lo picchiano. Arrestati padre e figlio di origine rom per rapina aggravata, lesioni personali pluriaggravate e tentata estorsione aggravata dalla pluralità degli autori e dal metodo mafioso. Sono un 46enne e un 23enne, il fratello e lo zio del rom di 48 anni arrestato l’8 agosto per estorsione aggravata e lesioni personali aggravate nei confronti di un fruttivendolo egiziano (leggi l’articolo).

L’indagine, condotta dai carabinieri della Tenenza guidata dal tenente Michele Ognissanti, era partita a metà luglio, quando due commercianti bengalesi si erano rivolti ai carabinieri per denunciare quanto accaduto il 15 luglio all’interno di un alimentari multietnico di proprietà di uno dei due. In quella occasione i due rom arrestati erano entrati nell’attività per rubare 20 bottiglie di birra. Il titolare era intervenuto ma i due lo avevano pestato chiedendogli anche 200 euro per lasciarlo lavorare in pace. Una sorta di pizzo sull’attività. Il titolare si era ribellato e in suo aiuto era intervenuto un connazionale che aveva l’attività accanto. Anche da questo i due rom avevano preteso soldi per lasciarlo lavorare in pace. I due bengalesi si erano rivolti alla Tenenza che aveva avviato una indagine. Su ordinanza del giudice Antonella Marrone, oggi si è proceduto all’arresto di padre e figlio, appartenenti ad una nota famiglia rom di Falconara. L’uomo è in carcere a Montacuto mentre il 23enne è ai domiciliari. Entrambi sono già noti alle forze dell’ordine.

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