Ancona-Osimo

Punto vaccinale a Falconara, via libera dell’Asur: scelto il circolo Leopardi

Sopralluogo di azienda sanitaria, sindaco, tecnici e volontari. Pronti 18 medici di famiglia, la partenza dovrebbe essere prevista la prossima settimana in base alla disponibilità di dosi

Il sopralluogo al circolo Leopardi

FALCONARA – «La città avrà presto un suo punto vaccinale: un impegno preso con i cittadini che si concretizza». Dove? Al circolo Leopardi di via Stadio. È soddisfatto il sindaco Stefania Signorini nell’annunciare che, anche Falconara, avrà un centro per la somministrazione dei sieri anti Covid-19. D’altronde, nelle scorse settimane, era stato l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini ad aprire a questa opportunità (come scritto su Centropagina.it) durante una visita allo sportello di Piazza Mazzini. Che si è concretizzata, stamattina 2 aprile, dopo il sopralluogo del primo cittadino, dei rappresentanti della direzione Asur, del Comando di polizia locale, dei tecnici comunali e dei responsabili della protezione civile.

Il retro del circolo Leopardi

La sede individuata è quella del circolo sociale Leopardi: una struttura che garantirà ampi spazi per tutte le fasi della vaccinazione. L’entrata avverrà dall’ingresso sul retro, poi i pazienti potranno uscire da una delle porte laterali affacciate su via dello Stadio. Per la vaccinazione e l’attesa sarà utilizzato un salone di 270 metri quadri. Il punto vaccinale potrebbe entrare in funzione già la prossima settimana, compatibilmente con la disponibilità dei vaccini. Saranno i medici di famiglia a somministrare le dosi: al momento in 18 si sono resi disponibili. «Ho sollecitato più volte l’Asur affinché Falconara potesse avere un suo punto di vaccinazione – spiega il sindaco – è importante per il territorio avere a disposizione una struttura facilmente raggiungibile, in modo da agevolare la vaccinazione, che è il principale strumento per fronteggiare il virus. Il circolo è la soluzione più strategica. È vicina ad aree di sosta e ha spazi adeguati interni. Oltretutto, rispetto ad un palazzetto, è chiuso per via delle disposizioni anti-contagio, dunque è perfetto per effettuare tale servizio, senza ostacolare altre attività».

Inizialmente si partirà con le fasce di popolazione che devono essere vaccinate dai medici di famiglia (persone con difficoltà di deambulazione che sono comunque in grado di raggiungere la struttura, disabili e caregiver). L’intenzione del Comune è di estendere poi la vaccinazione a tutti coloro che possono prenotarsi in base al piano vaccinale stabilito a livello nazionale. Il sindaco si è confrontata anche con i rappresentanti dei medici di famiglia per avere un quadro delle vaccinazioni a domicilio, legata all’adesione degli stessi alla campagna vaccinale. Nel caso dei pazienti i cui medici non hanno sottoscritto l’accordo, la vaccinazione sarà garantita dagli altri professionisti: tempi di attesa stimati in circa 10 giorni.