Ancona-Osimo

Beach Volley, prove tecniche di ripartenza in attesa che la Fipav sia più accomodante

Ferma la stagione del beach volley con 30.000 appassionati che attendono di poter praticare il proprio sport. Annullati camp e tornei. Eppure il sudore non c'entra

Paolo Ficosecco in azione

«In base alle nostre conoscenze scientifiche attuali, il sudore non pare essere portatore di Coronavirus». A dirlo nel corso di un’intervista televisiva è il prof. Francesco Broccolo, Professore Associato all’Università degli Studi di Milano. L’evidenza scientifica è fondamentale per definire i protocolli di sicurezza e tra gli sport più penalizzati nei quali evidentemente si suda molto disputando allenamenti e partite sotto il sole e sulla spiaggia, c’è il beach volley che è stato praticamente abolito.

Non si può giocare negli stabilimenti balneari nei quali lo spazio dei campi è utilizzato per gli ombrelloni e non si gioca nemmeno nelle strutture dedicate.

In questi anni però è una disciplina che si è evoluta, ha trovato spazi televisivi, e sempre più appassionati vi si dedicano non solo come alternativa dopo una stagione indoor ma praticandolo al coperto anche durante l’inverno grazie a strutture dedicate. A oggi in Italia i tesserati del beach volley sono circa 30.000. È disciplina olimpica.

Tra i primi a crederci c’è stato l’anconetano Paolo Ficosecco che ha lasciato il volley indoor nel quale ha militato anche in serie A per dedicarsi al beach volley avviando poi l’attività imprenditoriale creando il PalaBeach ad Ancona poi imitato dal proliferare di altre strutture simili. Da giocatore ha un palmares lungo qualche pagina e da imprenditore ha avuto il merito di scommettere su questa disciplina prima degli altri.

La Fipav non ha autorizzato il beach volley 2 contro 2 mentre la Fit ha autorizzato il beach tennis oltre al tennis. Per la Federazione Pallavolo gli allenamenti possibili sono solo individuali probabilmente temendo contaminazioni nel contatto coi palloni. Sarà così almeno per tutto maggio e chissà che a giugno non cambi qualcosa.

Saltati ovviamente tutti i camp estivi che portavano visibilità al territorio che ne beneficiava anche sotto l’aspetto turistico, ed anche i tornei più o meno agonistici. Il campione anche della nazionale Marco Meoni, padovano ma marchigiano di adozione, argento olimpico e oro mondiale, ora impegnato negli Stati Uniti, in Texas come allenatore, ha creato anni fa un partecipatissimo torneo, anzi TorMeo, di green volley 4×4 misto perché si gioca sull’erba. Si tratta di un evento di socialità più che agonistico. Anch’esso salta. Dopo Easter Volley è saltato anche VollEurhope organizzato sempre da Claudio Principi nella Riviera del Conero per 6×6 all’aperto.