Ancona-Osimo

Ancona, protesta dal Poggio: «Sindaco, dove sei? Qui buche, incroci pericolosi e panchine divelte»

Augusto Nicoletti, ex dipendente tecnico del Comune: «Ciccioli, Ausili, Eliantonio e gli altri politici, lo scorso maggio, erano tutti intorno a noi, a promettere decoro e manutenzioni prima delle elezioni. Ma è da un po’ che qui non si vede più nessuno»

Panchine di marmo divelte al Poggio

ANCONA – Poggio e altre frazioni: «Il Comune faccia qualcosa». Il nostro lettore, Augusto Nicoletti, evidenzia situazioni di degrado diffuso. E pensare che lui il Poggio lo conosce bene: «Ci vivo da quattro generazioni, questa è casa mia», dice.

«L’altro giorno – prosegue – ho letto sul vostro sito di una signora di Gallignano che denunciava lo stato del cimitero di Gallignano e si chiedeva dove fosse finito il sindaco. Già, anche io me lo chiedo. Caro Silvetti – fa lui – dove sei finito? Ciccioli, Ausili, Eliantonio e gli altri politici, lo scorso maggio, erano tutti intorno a noi, a promettere decoro e manutenzioni. Ma è un po’ di tempo che qui non si vede più nessuno. Perché?».

Nicoletti non vuole fare polemiche – precisa – ma solo parlare dello stato del suo borgo: «Si tratta di manutenzioni ordinarie, non di lavori straordinari. Eppure, qui, questi piccoli lavori non vengono fatti. Strade colabrodo, buche come crateri, panchine di marmo rotte e divelte, transenne e sbarre di legno lasciate marcire ai bordi della carreggiata».

E pensare che il Poggio «ha un museo naturalistico che potrebbe potenzialmente richiamare migliaia di turisti e che siamo noi residenti – sottolinea – a curare e a mantenere. Io ho lavorato per anni in Comune, proprio negli uffici tecnici, e so come funzionano queste cose. Quello che noto da ormai diversi anni – riflette – è che forse mancano dirigenti competenti in grado di programmare interventi completi e periodici nelle frazioni. Non esiste solo il centro città. E per tappare una buca non serve il politico di turno, serve un bravo dirigente comunale».

«Il Poggio non è una frazione, ma è un borgo che sta a un chilometro da Portonovo. E non è mai tenuta in considerazione, versa nel massimo degrado, nella massima incuria. Quando ci sono le elezioni tutti vengono qui, sia da destra sia da sinistra. Basta passeggiare in paese per vedere lo stato in cui viviamo».

«Vedo che si sta andando verso un non fare manutenzioni ordinarie. Nelle strade, nelle strutture non esiste più una manutenzione ordinaria che prima veniva sempre fatta e organizzata. Sono anni che non esiste un servizio manutenzioni organizzato. Quando io lavoravo là, il dirigente ti chiamava, magari basandosi anche sulle denunce dei quotidiani, dei giornali online, sulle segnalazioni dei residenti e disponeva i vari interventi. Ora più nulla».

Ma veniamo al punto: «Ci sono tre panchine divelte nella piazza pubblica del Poggio da un anno e mezzo. Le segnalazioni inviate sono tantissime – commenta Nicoletti –. Io a quel dirigente lo manderei a casa, funzionava così fino a 5-6 anni fa. In 5 mesi, qui, nessun politico si è fatto vedere. Non è la festa di Halloween che vitalizzerà il Poggio o le altre frazioni. Gli abitanti chiedono un minimo di manutenzioni ordinarie, con tutte le urgenze che ci sono: la buca pericolosa, la panchina divelta e tanto altro».

«Da me, c’è un muro pericolante che sorregge un parco pubblico. Tanti gli interventi dei pompieri, le segnalazioni e le promesse. E a fronte di tante promesse, neanche un cartello di pericolo. Sono queste le piccole (ma essenziali) cose che fanno la differenza. Sono quelle che attivano il paese, non la festa di Halloween che fa fare la passerella agli assessori».

«Noi in passato di feste ne abbiamo organizzate tante, ma ora, vedendo il disinteresse della politica, siamo demotivati. Al Poggio esistono tanti valori, abbiamo un castello e una chiesa che risalgono al Mille e che è la sorella della Chiesetta di Portonovo».

Ma di problemi ce ne sono a bizzeffe: «Sulla strada provinciale che dal bivio di Portonovo sale al Poggio era stata promessa una rotatoria. È stata sempre promessa una rotatoria, perché sono successi incidenti mortali. Foresi (ex assessore alle manutenzioni della giunta Mancinelli, ndr) non ha mai fatto nulla. Non c’è alcun deterrente e le moto nel fine settimana sfrecciano e impediscono ai pedoni di attraversare. Altro che Portonovo…».

E ancora: «Portonovo è una piaga aperta, io sono un geologo e se l’alluvione del 15 settembre 2022 succedesse qui, ad Ancona, sarebbe un disastro, la strada, quella che porta in spiaggia, neppure si sarebbe vista. Sarebbe scomparsa completamente. Ma le pare che lo stradello di Mezzavalle sia fatto a regola d’arte? Eppure, lei è giornalista e ogni estate c’è una sfilza di infortuni. Guardate Sirolo e Numana, quelle cittadine sì che hanno lavorato bene in questo senso. Gli stradelli sono realizzati secondo la normativa vigente e sono in sicurezza. Per parcheggiare le auto, hanno preso un campo. Ma le pare normale? Mi pare che qui si vada avanti alla giornata. Ma dov’è la pianificazione della pubblica amministrazione?».

«E vogliamo parlare dei guardrail? – si domanda il residente –. Le pare che in Riviera quei guardrail che ci sono possano sostenere il peso di un bus con 80 persone dentro? C’è da avere paura. Ma c’è anche da correre ai ripari prima che succeda una seconda tragedia di Mestre».

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