Ancona-Osimo

Truffe online e reati sessuali contro i minori, un anno di Polizia postale nelle Marche

Tra le operazione anche quella denominata "Furia ceca": 71 le vittime, tutte giovanissime, sul territorio euro

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ANCONA – Crescono le truffe online e i reati sessuali contro i minori. Anche le Marche coinvolte nell’operazione “Furia ceca” che ha individuato l’autore di diversi reati di stampo sessuale a danno di ragazzine minorenni. Settantuno le vittime in tutta Italia. Ecco i numeri delle attività della Polizia Postale e delle Comunicazioni nel 2019.

Reati e minacce nei confronti dei minori ed azioni a tutela
La diffusione di smartphones e tablets tra i minori sono solo alcuni degli elementi che agevolano le forme di aggressione in rete verso l’infanzia e l’adolescenza, determinando un notevole incremento non solo di reati che vedono coinvolti i minori online, quali la pornografia minorile e il cyberbullismo, ma anche della diffusione di altre forme di aggressione nei loro confronti, come le condotte autolesioniste, le sfide estreme (es.: Blue Whale, Binge Drinking), il gioco di azzardo e il gioco compulsivo.

Uno degli aspetti propri del web è l’assenza di confini e, quindi, la sovranazionalità, che implica la presenza di utenti che si connettono dall’estero con server attestati in altri Paesi.

Nelle Marche nell’ambito della cooperazione internazionale si è svolta l’operazione “Furia ceca”: individuato così l’autore di diversi reati di stampo sessuale a danno di ragazzine minorenni. L’operazione è partita dalla Repubblica Ceca e ha seguito gli spostamenti fisici dell’uomo che ha percorso anche il nostro territorio. L’indagato, di nazionalità pakistana ora in un carcere italiano, ricercato in tutto il territorio europeo, ha commesso le più diverse tipologie di reato di stampo sessuale a danno di ragazzine minorenni. Sono settantuno (71) le vittime in corso di identificazione da parte di questo personale, di cui 14 italiane e 57 straniere.

Nel corso dell’anno 2019 sono stati trattati 177 casi di reati contro i minori di cui 11 casi di adescamento166 casi di reati a sfondo sessuale o contro l’immagine dei minori, 38 casi di cyberbullismo e di aggressione nei confronti di minori. Indagate  54 persone.

Crimini informatici a carattere economico
Si registra la continua crescita delle truffe online: nel 2019 nella nostra regione sono state ricevute e trattate oltre 1800, tra denunce e segnalazioni, che hanno consentito di indagare 190 persone. Sempre più sofisticate sono state le condotte fraudolente commesse sulle piattaforme di e-commerce, poste in essere da più persone, mediante la contraffazione sempre più accurata e credibile di siti reali, utilizzando persone ignare come teste di legno, nonché servendosi delle loro identità, sottratte con artifizi e inganni.

Si è evidenziato un significativo aumento del fenomeno delle truffe legate al trading online: molti utenti della rete, allettati dalla prospettiva di facili guadagni derivanti da investimenti “sicuri”, sono caduti nella rete di abili truffatori e finti intermediari finanziari, investendo centinaia di migliaia di euro. Grazie alla cooperazione internazionale, si sono recuperate centinaia di migliaia di euro, solo nella nostra regione. Ma non sempre si riesce a tamponare la trasfusione di somme, totalmente destinate al territorio estero. Solo nelle Marche il crimine informatico (reati a mezzo carte di credito e conti bancari, phishing, trading on line, accessi abusivi e diffusione di malware) ha fruttato oltre un milione di euro, precisamente 1.037.354 euro, segno che i criminali si sono specializzati sia nelle tecniche di ingegneria sociale sia nell’organizzazione criminale, tant’è che ormai quasi sempre gli autori agiscono in forma associativa.

Sono aumentate le cosiddette truffe romantiche, che vedono come vittime principali le donne di età compresa tra i 40 e i 60 anni, circuite da uomini conosciuti in rete e indotte con stratagemmi sentimentali a versare ingenti somme di denaro a truffatori senza scrupoli. Tra le denunce ricevute si è registrato un caso in cui gli importi versati, a più riprese e nell’arco di diversi mesi, ha raggiunto la cifra di circa 250.000 euro. 

Il contrasto alla minaccia cyber e alla sicurezza delle reti
Di evidente incremento è l’attività di contrasto alla minaccia cyber svolta dal Centro Nazionale Anticrimine per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (C.N.A.I.P.I.C.), attestata dal rilevante aumento del numero di alert diramati alle infrastrutture critiche nazionali che, rispetto al 2018, ha visto un aumento di oltre il 30%. In tale contesto e con lo scopo di individuare in tempi brevi gli attacchi e accelerare quanto più possibile le risposte, nel corso del 2019, il Compartimento Marche ha proseguito la stipula a livello regionale di protocolli operativi di collaborazione sulla sicurezza cibernetica con Confindustria Marche, con Confartigianato di AnconaPesaro e Confartigianato Macerata, e con la Regione.

Denunciati a piede libero per le medesime violazioni, 6 complici dell’arrestato, tutti a vario titolo impiegati all’interno di note agenzie investigative e di recupero crediti operanti in varie città d’Italia.

Financial Cybercrime
Con riferimento al financial cybercrime, le statistiche dell’anno in corso fanno registrare ben 355 casi a livello regionale.

Il fenomeno del phishing, finalizzato alla captazione illecita di codici personali e dati sensibili, conosce un notevole aumento soprattutto attraverso il ricorso a malware e siti-clone. In aumento, tuttavia, sono anche i casi riguardanti il “Vishing” (phishing vocale) e “Smishing” (phishing attraverso messaggi ed sms).

Altro fenomeno criminale diffuso nel territorio marchigiano è quello denominato “SWAP SIM”. Si trattadiuna avanzata tipologia di frode informatica articolata in vari passaggi. Una volta individuata la vittima si procede alla acquisizione dei suoi dati e delle credenziali di home banking tramite tecniche di hacking ovvero di ingegneria sociale; successivamente, utilizzando documenti falsificati ad hoc, si sostituisce la sim card della vittima e, attraverso lo stesso numero telefonico, si ottengono dalla banca le credenziali per operare sul conto corrente online.

Circa dieci  i casi trattati nel nostro territorio, in fase di identificazione gli  autori.

Anche nel corso del 2019 le aziende marchigiane sono state vittima degli attacchi noti a livello mondiale con le espressioni BEC e CEO Fraud. Scopo delle organizzazioni criminali è quello di intromettersi nei rapporti commerciali tra aziende dirottando ingenti somme verso conti correnti nella disponibilità dei truffatori. Il BEC (business e-mail compromise) fraud o CEO (Chief Exeutive Officer) fraud sono la moderna applicazione della tecnica di attacco denominata “man in the middle”.

A livello specifico della nostra Regione si segnala l’operazione di individuazione e smantellamento di un’organizzazione criminale dedita alla contraffazione di polizze r.c.a. che ha permesso di individuare e denunciare ben 32 persone, di nazionalità italiana e straniera e di oscurare oltre venti siti che proponevano false assicurazioni per responsabilità da sinistri.

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