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Ancona: bufera in comune per gli appalti, l’assessore Manarini:«Ho la coscienza a posto»

Nell’ambito dell’indagine sui presunti appalti truccati, l'assessore ai Lavori Pubblici ha ricevuto un avviso di garanzia:«Se verranno riscontrate responsabilità, siamo pronti a rispondere». Nella mattinata era stato anche perquisito anche il suo ufficio

Paolo Manarini, assessore ai Lavori Pubblici

ANCONA – Nell’ambito dell’indagine sui presunti appalti truccati che ha travolto il comune di Ancona, ha ricevuto un avviso di garanzia l’assessore ai Lavori Pubblici Paolo Manarini. «Sto vivendo una tragedia – ha detto Manarini – ma ho la coscienza a posto. Se verranno riscontrate responsabilità, siamo pronti a rispondere. Ci possono essere errori, ma delinquere è un’altra cosa».

Nella mattinata era stato perquisito l’ufficio dell’assessore ai Lavori Pubblici Paolo Manarini e quelli dei dirigenti. L’indagine investigativa, condotta dagli uomini della Squadra Mobile di Ancona, guidati da Carlo Pinto, è coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona (procuratori Di Cuonso e D’Agostino).

Nel frattempo questa mattina è stato arrestato il geometra Simone Bonci, dipendente del Comune di Ancona (settore Lavori Pubblici), per aver messo in piedi un cartello di imprese “amiche”. A far scattare le indagini della polizia, nell’autunno dell’anno scorso, alcune segnalazioni relative ad alcune manutenzioni e anomalie su lavori eseguiti. L’accusa, per l’uomo recluso a Montacuto e per i 4 imprenditori, posti agli arresti domiciliari, è quella di corruzione aggravata. La vicenda però sembrerebbe molto più vasta, con il coinvolgimento di 30 persone, quasi tutte del Comune di Ancona, indagate per altri reati, fra i quali abuso d’ufficio, turbativa d’asta, truffa aggravata ai danni dello Stato, falso in atto pubblico, rifiuto di atti d’ufficio.

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