Ancona-Osimo

Presentato alla Curia Arcivescovile “Noi in Gioco”

Alla presenza del Cardinale Edoardo Menichelli illustrata la V edizione dell'iniziativa, organizzata dalla Giovane Ancona. Presenti numerose autorità alla conferenza di questa mattina ad Ancona

La tradizionale firma dei palloni da parte del Cardinali Menichelli

ANCONA- Presentata questa mattina, nella sede della Curia Arcivescovile di Piazza del Senato ad Ancona alla presenza del Cardinale Edoardo Menichelli, la V° Edizione di “Noi in Gioco per la Macroregione Adriatico Ionico” organizzato come sempre dalla Giovane Ancona Calcio. Un pallone che rotola, culture che si incontrano, amicizie che si intrecciano sono questi i fili conduttori di una manifestazione che ogni anno raccoglie sempre più consenso e popolarità. Anche questa edizione 2017 si svolgerà in duplice fase. La prima, ad Ancona il 31 Agosto e il 1 Settembre, la seconda a Spalato il 20 Settembre. E quest’anno la macchina organizzativa non si è fatta mancare nulla. Al torneo oltre all’Hajduk Split e all’NK Adriatic Split, prenderanno parte anche l’Atalanta Bergamasca Calcio, l’Alma Juventus Fano, l’Ascoli Picchio e la Giovane Ancona, squadra di casa.

«Siamo orgogliosi di questo progetto che va avanti dal 2013 – ha esordito Diego Franzoni presidente della Giovane Ancona – attraverso il calcio si possono sviluppare tematiche importanti di natura culturale e sociale sfruttando anche il concetto della macroregione. Il tema di quest’anno sarà il bullismo, tema a noi molto caro e molto delicato. Voglio ringraziare già da subito la città di Spalato per la collaborazione e citare due protagonisti fondamentali per questa manifestazione. Il primo è Bruno Bravetti, tra i principali fautori, l’altro è l’amico scomparso Franco Grasso, che in passato partecipò anche attivamente».

Fabio Sturani, oggi in Regione dopo un passato da ex Sindaco e Presidente del Coni, ha rincarato poi la dose sull’importanza di manifestazioni di questo tipo: «Lo sport, il calcio, rappresentano il veicolo principale per costruire dal basso, per far vivere una comunità. La lotta al bullismo, che è il tema centrale di questa manifestazione, è un tema rilevante da combattere. Spero si allarghi anche ad altre discipline, perché eventi del genere sono quello di cui si ha bisogno di questi tempi».

Il Comune di Ancona, nella persona dell’Assessore allo Sport Andrea Guidotti ha posto la lente d’ingrandimenti sui: «Momenti unici che si vivono durante queste giornate. Momenti che poi si portano dietro per tutta la vita. Noi istituzioni abbiamo il compito di sensibilizzare sempre di più questi momenti belli ed entusiasmanti».

Con Rodolfo Giampieri, Presidente dell’Autorità Portuale, si è dato uno sguardo d’insieme alla kermesse: «Il Cardinale Menichelli è il garante sulla serietà etica dell’evento organizzato. E’ importante far capire a questi ragazzi che la vita non riserva solo diritti, ma anche doveri ed obblighi. Il bullismo può creare danni profondi ed affrontarlo è per noi è doveroso. Nel Porto Vecchio saranno programmati anche momenti d’incontro e culturali, e questo a me personalmente non può che rendere orgoglioso».

Accanto alla macchina che ha organizzato ci sono anche tanti sindaci di piccoli comuni che hanno dato il loro contributo, come ad esempio il giovane Andrea Storoni, primi cittadino di Ostra: «Un onore per noi patrocinare con i nostri prodotti e il nostro contributo questa quinta edizione. Se le condizioni lo permetteranno andrò in Croazia come lo scorso anno». Prima della chiosa di Menichelli, è stato il turno di Andrea Nobili, Garante dei Diritti dei Bambini, e di Giovanni Torresi, in rappresentanza del Coni. Grande attenzione al Bullismo, che allo stato attuale secondo Nobili, si declina anche in relazione alle nuove tecnologie e valorizzazione della nostra terra che, come ha detto Torresi, deve sfruttare sempre di più il turismo sportivo.

La chiusura, come detto, riservato al neo Cardinale, all’ultimo anno da Arcivescovo prima di passare il testimone: «Questa iniziativa è piccola nel suo sviluppo ma grande per quanto riguarda significati e contenuti. E’ bello facesse parte di quel grande contenitore che è la serietà etica, in un mondo che spesso manca proprio di questo, della laicità seria e trasparente. La centralità della persona deve essere valorizzata, così si aiuta il ragazzo a confrontarsi con la realtà, una realtà che spesso da schiaffi. Bisogna abbattere la diceria del secondo come primo degli ultimi. Abituateli a perdere. La bellezza della comunità nasce proprio dalla sua diversità. Complimenti a tutti per la realizzazione di questa manifestazione». E con la firma dei palloni da parte di Sua Eminenza, Noi in gioco per la Macroregione Adriatico Ionica ha ufficialmente sollevato il sipario.

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