Ancona-Osimo

Prende vita la fontana di Enzo Cucchi al porto antico di Ancona

L’opera che sorgerà dopo l’arco di Clementino sarà interamente in pietra bianca d’Istria bucciardata. Tra le raffigurazioni i due soli che rappresentano l'alba e il tramonto e la lanterna del Vanvitelli

ANCONA – Prende vita la “La Fontana dei Due Soli”, l’opera-scultura di Enzo Cucchi al Porto Antico. L’opera che, sorgerà dopo l’arco di Clementino tra le mura romane e lo specchio acqueo, sarà inaugurata giovedì primo giugno, alle ore 21.15. La fontana (130 mila euro) sarà realizzata interamente in pietra bianca d’Istria bucciardata e le grandi piastrelle decorative saranno di un brillante colore nero lucido, con gli altorilievi che raffigureranno alcuni simboli di Ancona.

Le prove di colore realizzate presso il laboratorio d’arte che sta ultimando la cottura delle ceramiche

Il titolo dell’opera evidenzia la caratteristica del capoluogo: la possibilità di vedere l’alba e il tramonto del sole sul mare grazie alla sua forma a gomito. Nelle piastrelle, dunque, saranno raffigurati, innanzitutto, due soli vicini che rappresenteranno l’alba e il tramonto, ma un’altra delle grandi piastrelle sarà ispirata anche alla Lanterna dell’architetto Luigi Vanvitelli che, per varie vicissitudini, non vide mai la luce. Pochissimi conoscono la storia di questo progetto che, grazie a questa nuova opera, finalmente sarà visibile al porto antico. Intanto a Firenze nel laboratorio di ceramiche d’arte scelto dal maestro Enzo Cucchi, i suoi artigiani di fiducia hanno realizzato le grandi piastrelle ispirate al porto e alla città.

Lanterna del Vanvitelli (Foto: Porto Antico – Ancona)

Lunga 15 metri e larga 4 metri, “La Fontana dei due soli” sarà composta da 13 cannelle di acqua dolce riciclata e 1 laterale di acqua potabile. Una chiara citazione alla Fontana del Calamo, al centro della città, «come se le due fontane si salutassero», ha spiegato l’artista.

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Se la fontana delle 13 Cannelle chiede una prospettiva frontale per essere fruita, quella di Cucchi sarà anche un’opera da vivere e da percorrere.

Con questa opera il maestro della transavanguardia, per la prima volta nella sua carriera, entra con una sua opera in un porto. «Credo nel progetto del porto e della sua accoglienza – sottolinea Cucchi – è una cosa seria. Il porto è emozione, è il cuore pulsante di una città. L’acqua è un dono per chi arriva in un posto, un sollievo. La fontana porta con sé ideali. Avrà delle sedute e potrà essere fruita anche dai portatori di handicap». L’opera è stata finanziata dal Comune, dall’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico centrale e dalla Fondazione Cariverona.

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