Ancona-Osimo

Pozzo contiguo all’ex Caserma Saracini contaminato da idrocarburi totali

A lanciare l'allarme l'Ondaverde Onlus dopo aver fatto analizzare un campione di acqua dal pozzo sito nel quartiere Fiumesino: è stata riscontrata una concentrazione di idrocarburi totali superiore del 400% alla Concentrazione Soglia di Contaminazione

Il pozzo privato e la falda contaminata dell'ex caserma Saracini (Foto: www.comitati-cittadini.org)

FALCONARA- L’acqua del pozzo di un privato contiguo all’ex Caserma Saracini, nel quartiere Fiumesino, è contaminata da idrocarburi totali. A lanciare l’allarme l’Ondaverde Onlus dopo aver fatto analizzare un campione di acqua dal pozzo. Il prelievo è stato autofinanziato dal comitato ed è stato analizzato da un laboratorio chimico accreditato. Il pozzo in questione è privato e si trova in zona residenziale vicina all’ex Caserma Saracini, la cui acqua viene utilizzata per uso irriguo.

«Nel prelievo dal pozzo privato del 1 giugno 2017 è stata riscontrata una concentrazione di idrocarburi totali pari a 1.400 µg/litro, un valore superiore del 400% alla Concentrazione Soglia di Contaminazione (CSC) pari a 350 µg/litro- spiegano dall’Ondaverde Onlus-. Gli idrocarburi rinvenuti sono lo stesso composto organico che contamina l’acqua di falda di una zona dell’ex caserma di proprietà dell’Agenzia del Demanio. Nell’indagine del novembre 2015 fatta svolgere dal Comune di Falconara, erano stati rilevati idrocarburi totali in eccesso anche nell’acqua di falda di un’area della ex caserma in cui erano presenti cisterne, depositi, distributori di carburanti a servizio delle pregresse attività militari. Gli idrocarburi sono migrati dalla falda contaminata dell’ex caserma?» si domanda il comitato.

I risultati delle analisi dell’acqua prelevata dal pozzo privato
(Foto: www.comitati-cittadini.org)

Nel corso delle audizioni con le Commissioni Ambiente e Salute della Regione Marche svolte l’11 maggio 2016 e il 31 maggio 2017, i Comitati MALARIA, Villanova, Fiumesino ed Ondaverde Onlus avevano richiesto, tra le varie questioni, in accordo all’art. 1 del Decreto 26/2/2003 del Ministero dell’Ambiente, di inserire l’area della ex caserma Saracini nell’area perimetrata come Sito di Interesse Nazionale (SIN). L’Ondaverde Onlus ha deciso di effettuare in proprio e con il consenso dei proprietari, le analisi del pozzo privato per «la mancanza di attenzione da parte del Comune di Falconara Marittima e della Regione Marche riguardo alla possibile migrazione dei contaminanti dalle aree inquinate a quelle residenziali, situazione recentemente emersa anche con un altro pozzo privato nel quartiere Villanova, esterno al SIN». Infatti, nel pozzo di un’abitazione privata a Villanova, posto in zona residenziale adiacente al Sito inquinato di interesse Nazionale, è stata rilevata una quantità di manganese superiore del 680% rispetto ai limiti di legge. Il manganese è un metallo pesante, rilevato dall’Arpa Marche anche nel sito inquinato, pericoloso perché se ingerito può incidere sul sistema nervoso.

Idrocarburi totali in eccesso nell’acqua di falda di un’area della ex Caserma Saracini rilevati nell’indagine del 2015
(Foto: www.comitati-cittadini.org)

Oggi stesso l’Ondaverde Onlus invierà la segnalazione e il referto dell’analisi ai Ministeri dell’Ambiente e della Salute, al Prefetto di Ancona e a tutti gli Enti e Amministrazioni locali. Inoltre, nell’audizione di domani, 21 giugno, l’Ondaverde e il Comitato Mal’Aria comunicheranno e consegneranno la segnalazione alla Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulle attività Illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlate.

Ti potrebbero interessare

Api, incontro a Roma ma il ministro Costa è assente. Comitati: «Siamo delusi»

Ieri, durante la riunione, il presidente del consiglio regionale Mastrovincenzo e l’assessore Sciapichetti hanno comunicato che Palazzo Raffaello sta predisponendo, in accordo con il Comune di Falconara, «un atto finalizzato all’istituzione di una Cabina di regia». I parlamentari del M5S, Cattoi e Coltorti, hanno invece presentato un’interrogazione ai ministeri dell’Ambiente, della Salute e dell’Interno