Ancona-Osimo

Al Lago Grande di Portonovo tornano a vivere le piante in via di estinzione

Otto tipi diversi di specie vegetali, estintisi per mano dell'uomo, sono stati piantumati e ora iniziano ad attecchire, riportando il Lago Grande alla sua unicità di acqua salmastra

PORTONOVO – Tornano a vivere piante un tempo estinte, per mano dell’uomo, e ora riportate nel luogo d’origine. Otto tipi diversi di specie vegetali sono stati piantumati in una zona attigua il Lago Grande di Portonovo, dando vita a una nuova area umida per il recupero della vegetazione pre-esistente e successivamente manomessa dall’uomo.

L’area del Lago Grande di Portonovo ha subito stravolgimenti importanti con l’allestimento del parcheggio e del camping che per lungo tempo hanno trovato spazio in quella zona. Il risultato è stata la perdita di numerose specie vegetali autoctone che, precedentemente, vivevano rigogliose proprio nel territorio interessato dal piano di restauro ambientale.
Da qui il progetto realizzato dal Parco del Conero, con la consulenza scientifica della prof.ssa Simona Casavecchia e del dott. Simone Pesaresi dell’Orto Botanico dell’Univpm (Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali), e finanziato tramite un bando del Servizio Biodiversità della Regione Marche.

L’operazione, che ha avuto inizio a ottobre del 2018, sta consegnando i primi risultati con l’attecchimento di alcune delle specie: alcune piante hanno reagito positivamente al trasferimento sul terreno di Portonovo, cominciando a crescere e a radicalizzarsi. Operazioni di questo tipo, il più delle volte, hanno bisogno di interventi ripetuti, in quanto i reimpianti non sempre attecchiscono al primo intervento. Nel caso del restauro ambientale dell’area umida di Portonovo, fortunatamente, più di una specie ha dato un riscontro positivo.

«Cura della biodiversità, secondo le strategie europee, nella ferma convinzione che sia sempre più importante di fronte ai preoccupanti fenomeni climatici, mantenere i preziosi serbatoi di acqua naturale» spiega l’assessore regionale all’Ambiente, Angelo Sciapichetti. «È questo l’obiettivo del finanziamento di 48 mila euro assegnate all’Ente Parco regionale del Conero dalla Regione Marche per la realizzazione e il recupero di ambienti umidi. Il progetto rinaturalizza l’area dal microclima eccezionale per piante e fauna, riportando il Lago Grande di Portonovo alla sua unicità di acqua salmastra, condizioni ecologiche che sono un unicum per la regione, davvero straordinarie».

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