Ancona-Osimo

Dopo 7 anni Clementi lascia la presidenza di Marina Dorica. E dice: «Oggi è un luogo amato dagli anconetani»

Il manager rinuncia all'incarico della società, partecipata anche dal Comune di Ancona, che gestisce il porto turistico, Bandiera Blu dal 2011. E fa un bilancio delle attività e delle problematiche dell'area tra cui la necessità di manutenzione e quella dei dragaggi

ANCONA – Ad un anno e mezzo dall’inizio del terzo mandato e dopo sette estati ricche di eventi, Moreno Clementi lascia la presidenza di Marina Dorica. «È stata una decisione che mi è costata fatica, ma dallo scorso primo settembre ricopro il ruolo di direttore generale di Viva Servizi Spa, una multiutility tra le più importanti del nostro territorio, ed a questo prestigioso incarico occorre che dedichi ogni mia energia e tutto il mio tempo», ha spiegato Clementi.

Oggi Marina Dorica è uno dei porti turistici più grandi e moderni d’Italia, Bandiera Blu dal 2011. Il manager traccia un bilancio delle attività fatte, sottolineando come questo luogo sia nel tempo diventato amato dagli anconetani. Ma pone l’accento anche sulle sfide future, manutenzione e nuovi investimenti. E poi sul problema dei dragaggi.

«Sono stati sette anni in cui è stato entusiasmante sperimentare come, coinvolgendo le tante forze positive che ci sono nel nostro territorio, si riescano a realizzare grandi progett», ha spiegato il manager uscente di Marina Dorica, realtà che nasce dalla sinergia tra tre diverse componenti societarie: una pubblica, rappresentata dal Comune di Ancona (e con una minore presenza della Camera di Commercio), e due private, Nautiservice srl e Consorzio Vanvitelli spa.

Che prosegue: «Sette anni fa il porto era chiuso su se stesso, periferico rispetto alla città. Gran parte degli anconetani non lo avevano mai frequentato, con un livello di conflittualità interna difficilmente riscontrabile nelle organizzazioni e con alcune posizioni creditorie meritevoli di particolare attenzione. Oggi rassegno le mie dimissioni riconsegnando un luogo vissuto, frequentato ed amato da tutti gli anconetani, conosciuto in Italia ed all’estero grazie anche agli eventi sportivi di rilievo internazionale che è stato capace di ospitare».

«Se possiamo vantarci di avere un porto turistico bellissimo e funzionale – insiste Clementi – il merito va attribuito ad un entusiasmante lavoro di squadra e questi risultati vanno difesi ed incoraggiati perché rappresentano un valore grande per la nostra comunità. Il mio auspicio è che il porto abbia bisogno di manutenzione e di nuovi investimenti che lo mettano nella condizione di poter legittimamente aspirare, alla scadenza della concessione nel 2040, a continuare nella sua importante missione. Le risorse finanziarie che la buona gestione è stata capace di generare servono al porto ed alla sua riqualificazione complessiva e non vanno restituite ai soci; servono anche per realizzare alcuni di quei progetti preliminari che abbiamo sviluppato in occasione dell’adozione del nuovo piano planivolumetrico e che possono contribuire ad accrescere ulteriormente l’attrattività della marina ed il valore che ha dimostrato di saper esprimere».

Tra gli obiettivi rimasti sull’agenda c’è la questione dei dragaggi nonostante con le opere previste nel progetto per la realizzazione del lungomare nord si sia trovata una soluzione definitiva al problema. «Nell’attesa il porto continua ad insabbiarsi – chiarisce Clementi – e non si riesce ad intervenire per via di un’interpretazione difficilmente condivisibile che i competenti uffici regionali danno della normativa. Auspico che il metodo del dialogo e del confronto tra le Istituzioni, che in tutti questi anni ha sempre dimostrato la sua efficacia, possa risolvere anche questo paradosso».

«La bellezza di Marina Dorica mi ha conquistato e da cittadino di Ancona continuerò a frequentarla e a contribuire in ogni modo a farla percepire da tutti come parte della nostra città e luogo simbolo della nostra identità», ha concluso Moreno Clementi ringraziando chi ha lavorarto con lui in questi sette anni.

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