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Porto antico di Ancona, il rilancio nel 2023. L’assessore Marasca: «Eventi e collegamenti via mare con la Mole»

Mole Vanvitelliana e Porto antico tra eventi e spettacoli. Il rilancio di Ancona parte dal waterfront in un collegamento ideale via mare

(Foto: Porto Antico - Ancona)

ANCONA – L’ultimo grande evento è stato il concerto dei Subsonica a settembre del 2019 all’interno del festival La Mia Generazione. Poi due anni di pandemia che hanno spento i riflettori sul Porto antico. Ora l’assessore alla cultura del Comune di Ancona, Paolo Marasca, lancia uno sguardo al futuro e disegna la strategia per il riscatto della location il prossimo anno.

Assessore, allora cosa si potrebbe fare?

«Riprendere il progetto del Porto Antico con un’arena spettacolo strutturata sia per l’evento sia per i servizi, è quello che va fatto. Ma non deve essere un progetto isolato. Va creato un sistema». 

Di che tipo?

«La Mole, che è cresciuta nel panorama nazionale con grande rapidità, rimane un luogo essenziale per una serie di eventi. La Mole ha anche contribuito alla costruzione della reputazione di Ancona, ha letteralmente trainato la città da questo punto di vista. Contemporaneamente, va creata un’arena al Porto Antico che ospiti sia servizi (bar, ristoranti, etc.) sia quel range di eventi che alla Mole iniziano a stare stretti». 

Cosa può fare la differenza?

«Quello che può distinguere Ancona non è solo avere due luoghi pazzeschi, con capienze e caratteristiche diverse, per spettacoli sul mare. Quello che può distinguere Ancona è la messa in relazione di questi due luoghi».

In che modo?

«Una volta alla Mole, le persone possono raggiungere il Porto antico, e viceversa, su navette attive nel periodo estivo. Oppure con chi lo fa di lavoro e con la collaborazione delle associazioni, andrebbe messo in piedi un collegamento via mare tra le due location, in corrispondenza con gli eventi principali perlomeno».

Come immagina il waterfront del futuro in questa sua ottica di rilancio?

«Come punti luminosi nell’arco portuale della città, collegati continuamente via terra dalle navette e via mare da imbarcazioni che sono altrettanti punti che si muovono su e giù, con una programmazione di spettacolo e anche con una proposta di intrattenimento più semplice quando non ci sono grandi eventi al porto. Questo renderebbe Ancona unica nel panorama nazionale, anche rispetto ad altre arene sul mare».

Quale sarà il ruolo della Mole Vanvitelliana in questo progetto?

«La Mole continua ad essere il motore culturale a servizio di tutta la città che è diventato. Diventa più sostenibile economicamente, mette maggiormente gli spazi a disposizione degli artisti e produce cose meravigliose e innovative come sta già facendo, con una cura sempre maggiore».

Come ne beneficerà la città?

«Il collegamento tra Porto antico e Mole nobilita i due luoghi e ridisegna idealmente l’arco portuale storico, da cui la Mole è stata urbanisticamente tagliata fuori. Il Porto deve essere un surplus del centro, capace di attivarlo con la circolazione delle persone».

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