Ancona-Osimo

Stefania Signorini vince al ballottaggio. È la prima sindaco donna di Falconara

I falconaresi hanno scelto la continuità. Dopo un testa a testa tiratissimo, ha vinto l'assessore uscente della Giunta Brandoni per 57 voti contro Marco Luchetti

FALCONARA MARITTIMA – Stefania Signorini vince al ballottaggio contro Marco Luchetti per 57 voti. È la prima sindaco donna di Falconara, dopo un testa a testa tiratissimo.

Nonostante i 57 voti di differenza, è una grande vittoria per la Signorini che ha avuto il 50,28% delle preferenze, sostenuta dalle liste civiche Uniti per Falconara, Falconara in Movimento, Ridisegnare Falconara e Direzione Domani, perché è corsa al ballottaggio da sola, senza alleanze, mentre Marco Luchetti (Pd e tre liste civiche Insieme X Falconara, Falconara Comunità, Nuovenergie X Falconara) dopo il primo turno ha fatto l’apparentamento con Loris Calcina (CiC/FBC e SiAmo Falconara) e Massimo Marcelli Flori (Falconara a Sinistra), arrivando al 49,72%.

I dati definitivi del ballottaggio

Al primo turno, il 10 giugno, Stefania Signorini aveva ottenuto il 35,23% delle preferenze (4.221 voti), Marco Luchetti il 24,30% (2.912 voti). Loris Calcina era stato votato dal 16,97% dei falconaresi (2.034 voti), mentre Massimo Marcelli Flori aveva ottenuto il 2,77% (332 voti).

La neo sindaca di Falconara, Stefania Signorini commenta la vittoria elettorale

I falconaresi hanno scelto la continuità. Dopo un testa a testa tiratissimo, ha vinto l'assessore uscente della Giunta Brandoni Stefania Signorini per 57 voti contro Marco Luchetti

Pubblicato da CentroPagina su Domenica 24 giugno 2018

AFFLUENZA – In calo rispetto al pirimo turno. Alle 23 ha votato il 49,51% degli aventi diritto, mentre al primo turno il dato alla stessa ora è stato del 57,59%.

«Riconosciamo la vittoria della Signorini e le auguriamo che guidi bene la città – commenta Marco Luchetti -. Noi abbiamo contestato la linea fin qui seguita e continueremo a farlo all’opposizione. Loro forse sono stati più determinati fino all’ultimo momento, noi invece ci siamo adagiati troppo sull’apparentamento e dovevamo essere più aggressivi, ma è stata una bella battaglia. I 57 voti di differenza lo dimostrano».

 

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